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Inondazioni in India: si temono 8000 vittime a causa dello “tsunami himalayano”

Sale a mille il bilancio delle vittime del monsone che ha colpito l’Uttaranchal: 80mila le persone evacuate. Si tratta del fenomeno monsonico più violento degli ultimi 80 anni nella regione dell’India settentrionale

 

Sale a mille il bilancio delle vittime del monsone che ha colpito l’Uttaranchal: 80mila le persone evacuate. Si tratta del fenomeno monsonico più violento degli ultimi 80 anni nella regione dell’India settentrionale

Migliaia di persone sono in attesa di soccorso nell’Uttaranchal, a seguito dei violenti monsoni che hanno colpito questa regione dell’India Settentrionale. Le forti piogge hanno causato inondazioni e frane di massa nel nord dello Stato. 

Sushilkumar Shinde, ministro indiano per gli Affari interni, ha confermato quest’oggi che i 1.000 morti, ma ha aggiunto che il numero potrebbe salire nelle prossime ore. Il bilancio finale sarà noto solamente quando le operazioni di soccorso verranno portate a termine. 

Si ritiene che circa 15mila persone siano bloccate su sentieri di montagna, nei pressi del tempio indù di Badrinath. 

A causa della fitta nebbia le ricerche sono state sospese questa mattina e l’esercito indiano si è mobilitato per costruire ponti di fortuna per trarre in salvo le persone. I meteorologi hanno dichiarato che il monsone è stato il più violento degli ultimi 80 anni nella provincia dell’Uttaranchal e prevedono che le piogge proseguiranno nei prossimi giorni. 

Per Vijay Bahuguna, primo ministro dell’Uttaranchal, il monsone che ha colpito la sua regione è uno “tsunami himalayano”. 

Secondo un lancio dell’agenzia di stampa cinese Xinhua le vittime accertate sarebbero addirittura 5mila, le persone bloccate 19mila e i probabili decessi conclusivi addirittura 8mila. Un disastro gigantesco che ha già costretto all’evacuazione 80mila persone. 

Via | Euronews 

Foto © Getty Images

 

 

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