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A Fukushima nuovo incidente al reattore nucleare 3 e conferma perdite di acqua radioattiva

TEPCO sembra sopraffatta dalle continue crisi che si verificano nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi: dalla perdita di acqua radioattiva rilasciata nell’oceano a nuovi problemi non meglio identificati al reattore nucleare 3, all’aumento di radioattività del suolo

Fukushima Daiichi non è ancora sotto controllo, nonostante le dichiarazioni di TEPCO con alcune ammissioni relative sia alla perdita di vapore dal reattore nr. 3 sia della perdita di acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico.

Il 18 luglio è stato osservato da un dipendente di una ditta in sub appalto, impegnata nella rimozione delle risulte, del vapore fuoriuscire dall’edificio del reattore nucleare nr. 3 ovvero quello alimentato a MOX. Un episodio simile si era già verificato dopo pochi giorni dall’incidente causato dallo tsnunami avvenuto dopo il terremoto dell’11 marzo 2011 allorché dallostesso reattore si verificò una perdita di vapore.

Cosa sta creando il vapore non è chiaro, ma Tepco ha detto che per loro la spiegazione è da ricercarsi nell’acqua piovana, caduta qualche giorno prima. Il vapore sembra sia fuoriuscito da una guarnizione sopra la parte superiore del reattore e secondo gli esperti della TEPCO il vapore sarebbe stato causato proprio dalla pioggia caduta sulla sommità dell’involucro di contenimento evaporata poi al riscaldarsi della temperatura circostante.

Per quanto riguarda invece la perdita di acque contaminate, Tepco ha sempre sostenuto, il liquido usato per raffreddare i reattori, sia stato in gran parte riversato in vasche di cemento usate appunto per la raccolta, ma ha detto un portavoce di TEPCO:

Ora crediamo che l’acqua contaminata sia stata rilasciata in il mare. I dati non hanno mostrato alcun aumento anomalo dei livelli di radioattività.

Spiegano che la perdita sarebbe limitata anche se le voci degli esperti avvertono che fughe di acqua radioattiva possono comunque influenzare la salute degli animali marini e degli uomini che se ne alimentano. In ogni caso TEPCO ha ammesso nelle ultime settimane che i campioni di acqua e terreno prelevati presso l’impianto mostrano letture elevate per isotopi potenzialmente pericolosi, tra cui il cesio-137, trizio e stronzio-90.

La NRA Nuclear Regulation Authority, ha detto la scorsa settimana che dai reattori molto probabilmente filtrano sostanze altamente radioattive direttamente nell’Oceano Pacifico e i commissari hanno espresso un sentimento di frustrazione nei confronti di TEPCO che non è ancora riuscita a identificare la fonte e la causa dei picchi di radiazioni sotterranee. I funzionari NRA stanno invitando Tepco a offrire dati precisi e attendibili e di sforzarsi maggiormente nello spiegare all’opinione pubblica quale sia la reale situazione.

NOTA:
All’astroturfer che frequenta ecoblog probabilmente pagato per insultare piuttosto che per commentare, rivolgo la richiesta di scrivere eventualmente ragionamenti circostanziati e di fermarsi all’analisi dei fatti.

Via |The Japan Times, Le Monde

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