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Venezia, nave da crociera sfiora San Marco. Ed è subito polemica

Un colosso da 102mila tonnellate e 272 metri di lunghezza sfiora riva Sette Martiri e nel capoluogo veneto infuria la polemica 

Erano le 11 e 15 di questa mattina quando i turisti che hanno preso d’assalto Venezia nell’ultimo week end di luglio hanno visto avvicinarsi la Carnival Sunshine delle Carnival Cruise Lines, una nave da crociera da 102mila tonnellate di stazza, 272 metri di lunghezza, 35 di larghezza d 62 di altezza.

Non che sia una novità, tanto che della faccenda noi di Ecoblog ci siamo occupati a più riprese, ma la novità è stata quanto la nave si sia avvicinata alla riva Sette Martiri. L’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Gianfranco Bettin e alcuni testimoni sostengono che l’imbarcazione si sia avvicinata troppo, per la Capitaneria di Porto e la compagnia Carnival, invece è stato tutto regolare. I primi sostengono che sia passata a 20 metri dalla riva, gli altri dicono che la rotta ha rispettato i limiti transitando a 72 metri.

Chi vive a Venezia, ormai, ci ha fatto l’abitudine. In prossimità del Canale della Giudecca tocca mettere la gommina ai quadri perché non saltino fuori dai chiodi quando passano i colossi del mare. Del mare, appunto. Non della laguna.

Sul caso della nave da crociera che ha sfiorato San Marco è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando che ha sottolineato come l’episodio confermi

la presenza di un alto rischio che stiamo affrontando. Stiamo approntando soluzioni strutturali ma che, come ho sottolineato, nell’ultimo incontro che si è svolto nei giorni scorsi presso il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, si devono incrociare con interventi di riduzione del rischio per il periodo transitorio.

Ma non c’erano i binari? La manovra azzardata o del tutto errata compiuta dalla Carnival Sunshine dimostra quanto siano inconsistenti le strampalate teorie del presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa, e del presidente della Venezia Terminal Passeggeri, Sandro Trevisanato, sull’impossibilità di un incidente e in particolare della perdita di rotta di una nave da crociera in Bacino San Marco,

ha dichiarato Silvio Testa, il portavoce del Comitato No Grandi Navi-Laguna Bene Comune.

Nonostante le polemiche e le proteste, le compagnie di navigazione diabolicamente perseverano. Il disastro del Costa Concordia non ha insegnato niente. Venezia è una meta turistica da proteggere e simili rischi sono inconcepibili se rapportati agli scarsi benefici che può dare ai turisti e alla città il passaggio dei colossi all’interno della città.

Via | Corriere del Veneto

Foto | Teorema Venezia

 

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