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Alimentazione

Dieta, abbassare il riscaldamento per dimagrire e risparmiare

Un’esposizione di sei settimane a 17° C può ridurre il grasso corporeo dell’8%

Uno degli equivoci più frequenti fra chi si mette a dieta e vuole perdere qualche chilo è la teoria secondo la quale la primavera e l’estate siano le stagioni più propizie per l’austerity alimentare. Non è così: in estate si tende a perdere liquidi, ma è in inverno che si brucia massa grassa. La vera dieta, dunque, non si dovrebbe fare in primavera, ma nei mesi invernali, stabilizzando il peso con l’attività fisica, un’alimentazione controllata e un riscaldamento adeguato.

Già perché il riscaldamento degli ambienti nei quali siamo soliti lavorare può addirittura sostituire diete e allenamenti forzati. Uno studio decennale pubblicato sulla rivista Trends in Endocrinology & Metabolism dal docente di medicina dell’Università di Maastricht, Wouter Van Marken Lichtenbelt, ha quantificato gli effetti di un abbassamento del riscaldamento sul metabolismo.

Un’esposizione prolungata al freddo – per esempio sei ore per dieci giorni – avvia un processo di riduzione della quantità di grasso bianco, il cosiddetto grasso “cattivo”, senza erodere la quantità del grasso marrone, quello “buono” che contribuisce a bruciare energia e a consumare il grasso bianco.

L’organismo “lavora” per contrastare il freddo e in questo esercizio consuma calorie. Quante? Dipende dalla temperatura interna ed esterna e da quanto siamo coperti. Secondo uno studio della Hokkaido Univerisity due ore al giorno a 17 gradi per un periodo di sei settimane riduce il grasso corporeo dell’8%. Dunque abbassare il riscaldamento fa risparmiare due volte: la bolletta è meno cara e non si deve andare a smaltire in palestra.

Via | Fox News

Video | Youtube

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