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Animali

Cavalli a perdere: la terribile odissea degli equini destinati al macello

Il reportage di L214 mette a nudo le condizioni estreme alle quali vengono sottoposti i cavalli destinati alla macellazione

Cavalli emaciati, malati e feriti banditi all’asta nei mercati “low cost”, carri bestiame affollati che viaggiano migliaia di chilometri senza rifornimento di acqua o di cibo e centri di raccolta nei quali gli animali sono esposti alla neve e al freddo oppure al caldo soffocante. Questa è l’odissea da incubo affrontata dai cavalli che da Stati Uniti, Canada, Messico, Uruguay e Argentina raggiungono i supermercati francesi.

L’associazione transalpina L214, specializzata nel benessere degli animali da allevamento, ha condotto una vastissima indagine insieme con altre associazioni: la Tierschutzbund Zürich (Svizzera), la Animal Angels (Usa), Gaia (Belgio) ed Eyes on Animals (Paesi Bassi).

Il risultato di questo report è un documentario shock di circa mezz’ora che mostra immagini brutali di cavalli con ferite aperte, membra slogate, cavalli morti le cui carcasse vengono lasciate a marcire sotto il sole. Inoltre questi cavalli vengono trattati con un anti-infiammatorio, il fenilbutazone, sostanza pericolosa in caso di consumo umano.

Salvo rarissime eccezioni, nelle Americhe i cavalli non sono considerati animali destinati all’alimentazione e gli stessi proprietari non sono informati del fatto che i loro animali – molto spesso vecchi cavalli utilizzati per sport, svago e lavoro – finiranno per essere mangiati.

Per le associazioni animaliste, la parte peggiore della vicenda non è tanto il pericolo per la salute, quanto le condizioni di trasporto dei cavalli: se in Europa il trasporto è normato in maniera piuttosto restrittiva, in America è un vero e proprio Far West.

L214 chiede alle catene di Grande Distribuzione Carrefour, Système U, Cora, Leclerc , Auchan, Intermarket e Casino di assumersi le proprie responsabilità e di fermare l’acquisto di carne dai Paesi che sottopongono gli animali a un trattamento crudele e illegale. Soltanto nel 2012 la Francia ha importato 16.900 tonnellate di carne di cavallo per un giro d’affari complessivo di 66 milioni di euro: il 60% proveniva da Sud e Nord America.

Via | Le Monde

Foto © Getty Images

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