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Cronaca ambientale

Rifiuti radioattivi raccolti a Napoli per smaltimento errato degli ospedali

Un compattatore per la raccolta dei rifiuti contaminato da radiazioni, per la Polizia ambientale di Napoli i sospetti si concentrano sui rifiuti prelevati nella zona ospedaliera

Forse rifiuti smaltiti con leggerezza: fatto sta che in una nota di ieri 30 marzo la Polizia Ambientale di Napoli diretta dal Capitano Enrico Del Gaudio ha informato l’amministrazione cittadina che uno dei compattatori usato per la raccolta dei rifiuti risultava contaminato da radiazioni nucleari. Il mezzo ora è fermo in attesa delle operazioni di bonifica che dureranno una settimana. La segnalazione è arrivata dall’ASIA, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti che al controllo con il contatore Geyger dell’automezzo ha rilevato l’eccesso di radiazioni.

Sono state disposte immediate indagini da parte del Comando municipale e ovviamente le forze dell’ordine hannio ripercorso la strada fatta dall’autocompattatore nel suo giro di raccolta verificando che aveva ritirato rifiuti da aziende ospedaliere e da centri di medicina nucleare. Le analisi sono continuate nei depositi di rifiuti dei centri medici e ciò per stabilire da dove siano stati gettati i materiali radioattivi. La traccia radioattiva ha portato fino all’Ospedale Monaldi dove in un cassonetto riservato alla raccolta indifferenziata si è trovato un sacchetto che conteneva rifiuti ospedalieri risultati radioattivi. Il materiale rinvenuto potrebbe essere Cesio o Cobalto entrambi usati in medicina e sono in modesta quantità ma sufficiente a contaminare l’autocompattatore. Il punto da stabilire resta: perché sono stati smaltiti in un sacchetto di plastica e non come si conviene per tali materiali pericolosi?

Come li legge nella nota non è la prima volta che si verificano ritrovamenti di questo tipo:

Nella sola settimana trascorsa sono stati bloccati ben 11 compattatori Asia perchè risultati radioattivi e quindi non ricevibili al centro stir, il sito dove Asia conferisce i rifiuti raccolti dai cassonetti stradali e il motivo dello stop è lo stesso: rifiuti contaminati per la presenza di qualche sacchetto radioattivo che comporta oneri gravosi sia in termini economici che di efficienza del servizio.

Via | Comune di Napoli
Foto |Asia

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