Seguici su

Clima

Si scioglie il ghiaccio al Polo Sud, per gli scienziati il fenomeno peggiorerà

Collassa il ghiaccio al Polo Sud e il fenomeno sembra inarrestabile: l’era dei cambiamenti climatici è iniziata

Il collasso della gran parte della calotta di ghiaccio in Antartide occidentale sembra iniziata e probabilmente sarà inarrestabile a causa dell’innalzarsi delle temperature. Il riscaldamento globale, secondo gli scienziati, starebbe accelerando il ritmo della disintegrazione della massa ghiacciata. I risultati di due studi sono stati presentati oggi durante una conferenza stampa che si è tenuta on line da un gruppo di scienziati della NASA, University of California e University of Irvine.

Video streaming by Ustream

La scoperta, temuta da alcuni scienziati per decenni, dimostrerebbe che un aumento dei mari di almeno 4 piedi, circa 1,2 metri su scala globale si potrebbe con ogni probabilità verificare entro il prossimo secolo o giù di li anche se il fenomeno sembra stia subendo una improvvisa accelerazione.

Thomas P. Wagner ricercatore per la criosfera alla Nasa ha detto:

Tutto ciò sta accadendo realmente e non possiamo fermarlo.

Le conclusioni saranno presentate in due ricerche in pubblicazione questa settimana su Science and Geophysical Research Letters e American Geophysical Union, dove gli scienziati, Eric Rignot, Ian Joughin della University of Washington, Richard Alley, provano a spiegare come mai negli ultimi anni i ghiacciai al Polo Sud hanno iniziato a fondere più velocemente. Entrambi i documenti concludono che è giunta acqua calda dalle profondità dell’oceano che ha probabilmente innescato una instabilità intrinseca tanto da rendere la calotta di ghiaccio dell’Antartide occidentale vulnerabile al collasso. Un altra ricerca conclude che non sarà possibile contrastare il fenomeno così come alcuni scienziati avevano ipotizzato di fare. Questa scoperta si aggancia alla previsione fatta nel 1978 da glaciologo John H. Mercer della Ohio State University che aveva sottolineato la natura particolarmente vulnerabile della calotta di ghiaccio dell’Antartide occidentale e aveva avvertito che la rapida liberazione di gas serra a causa delle attività umane avrebbe potuto rappresentare una minaccia.

Gli scienziati dunque hanno chiarito che strato di ghiaccio non si scioglie a causa delle temperature più calde, ma piuttosto perché acqua relativamente calda giunge con le correnti dalle profondità dell’oceano e che salendo verso l’alto in prossimità degli strati di ghiaccio innesca la fusione aiutata anche dall’intensificazione delle correnti ventose più calde. Infatti, lo studio presenta elementi di prova, sulla base di 40 anni di osservazioni, che sei grandi ghiacciai nel Mare di Amundsen “hanno superato il punto di non ritorno”.

Via | NYT, NatGeo
Foto | NASA

Ultime novità