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Rinnovabili e OGM nelle politiche dei candidati alle Europe

Madre terra è stato l’incontro che si è tenuto a Roma organizzato da Fondazione Univerde e Lifegate dove alcuni dei candidati alle europee hanno ragionato nel merito delle politiche ambientali che l’Europa dovrà affrontare

Il dibattito che si è tenuto oggi a Roma Madre Terra: Un’Europa OGM-free e solare è possibile! con taglio squisitamente ambientalista ha portato alla luce le varie anime green presenti nelle liste in corsa. Il confronto infatti, organizzato da Fondazione Univerde e Lifegate ruotava intorno a OGM e solare. Sono emerse proposte più o meno condivisibili ma certamente tutte orientate alla tutela delle risorse Pianeta. Hanno partecipato: Marco Furfaro della Lista Tsipras; Giusy Campo e Dario Tamburrano del Movimento Cinque Stelle; Francesco Alemanni e Annalisa Corrado dei Verdi – Green Italia. L’evento sarà trasmesso stasera alle 23.30 su Teleambiente, ch78.

Nella premessa al dibattito si sono analizzate le poliche verso gli OGM e le politiche energetiche europee. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e in quanto ex ministro per l’Ambiente (ma lo è stato anche dell’Agricoltura) ricorda l’impegno 20-20-20 approvato ne 2007, ma a oggi, 7 anni dopo sembra che la strada della riduzione delle emissioni sia messa in discussione dalla volontà di approvvigionarsi di petrolio andando a trivellare anche in Italia. Proprio pochi giorni vi rendevamo conto di come anche Romano Pordi si sia iscritto al partito delle trivelle. Eppure viene ricordato che se si andasse a estrarre tutto il petrolio disponibile sotto il mar Adriatico a malapena ne potremmo beneficiare per cinque anni. Viene analizzata anche la politica portata avanti da Joaquín Almunia Commissario europeo per la Concorrenza. Ricorda Angelo Consoli ngelo Consoli, Direttore Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin CETRI-TIRES:

Hanno sradicato la strategia energetica con un colpo di mano che ho denunciato. Il golpe a Bruxelles è iniziato con un ricorso informale all’Antitrust perché gli energivori tedeschi non pagavano la loro quota per le fonti rinnovabili il che si ripartiva sui consumatori. Insomma venivano premiati gli energivori e non i virtuosi. Joackim Almunia avrebbe dovuto imporre la restituzione delle somme prese illegalmente dalla Germania, ma Almunia ha detto che andava bene che pagassero i consumatori virtuosi e non gli energivori e dunque ha aperto questa politica a tutti gli altri Stati membri dell’Ue.

Non solo, è stato introdotto perciò il capacity payment ossia incentivi ai produttori per portare soldi alle lobby dei fossili abbandonando così le politiche sulle rinnovabili.

Marco Furfaro racconta la sua esperienza politica e del perché ha deciso di candidarsi con la Lista Tsipras:

Ero a lavorare a Bruxcelles in un momento in cui l’Europa mostrava interesse per l’ambiente. Ci fu anche la commissione per il cambiamento climatico. Sono più che d’accordo con gli appelli che ci fate. Il punto però sta da un altra parte e dipende dalla visione che abbiamo dell’Europa e Italia e l’Europa si stanno avvitando su se stesse. l’IPCC ci dice che stiamo crepando a causa dei cambiamenti climatici. In tutto quello che è stato detto oggi c’è una grande occasione di far salire questo paese. L’Europa sta crepando perché non sappiamo chi decide, perché tutte le decisioni che vengono prese sono in mano agli egoismi degli Stati Nazionali e in mano a multinazionali e grandi monopoli. L’Europa non è in grado di dichiararsi intera non OGM e la precarizzazione non ha portato un posto di lavoro in più.

Nel merito degli OGM possiamo dire che la politica italiana ha imboccato la strada del disastro. Siamo con una sentenza del Tar che ci mette al riparo per pochi mesi ancora. Ma nel merito della discussione è entrata Giusy Campo del Movimento 5 Stelle che ha ricordato come i pentastellati già da tempo si stiano muovendo verso soluzioni che portino al divieto di coltivazione. E Campo ha continuato:

Due sono le problematiche che vogliamo affrontare: l’import di prodotti che arrivano dall’estero e i disincentivi alla piccola agricoltura. Vogliamo recuperare la biodiversità puntando su una agricoltura OGM free. Vorremmo creare sinergia tra popoli mediterranei che condividono un impostazione simile che si contrappone al modello agricolo voluto dalla Germania per coniugare all’agricoltura le energie rinnovabili e il turismo.

Più diretto alle energie rinnovabili è l’intervento di Annalisa Corrado ingegnere meccanico che spiega:

Sono alla mia prima esperienza politica e mi occupo di energie rinnovabili e sono stata invitata a partecipare a questa lista per le mie competenze. Ma vorrei sottolineare che prima di guardaere alle persone dobbiamo guardare a cosa è stato fatto fino a oggi. Ho visto firmare il trattato per il commercio equosolidale da gente che porta avanti il TTIP. Stessa cosa per l’ambiente e per l’ecologia: tutti sono per una riconversione energetica. Lo sforzo è al di la di quel che può fare la singola persona, perché ciò che vogliamo è il green new deal che non è né di destra e né di sinistra. Le rinnovabili danno lavoro stabile e che dura nel tempo. Ho lvorato anche come consulente al ministero dell’ambiente come precaria perché coloro che hanno un contratto indeterminato non sono tecnici. Ma in determinati settori la competenza è fondamentale, prima della strategia. Infine sugli OGM ricordo che gli agricoltori acquistando sementi geneticamente modificate acquistano un sistema tecnologico che toglie loro dalle mani la coltivazione e che restituisce impoverimento.

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