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Clima, le formiche ci insegnano come catturare la CO2

Una delle sfide lanciate dall’Europa riguarda la cattura della CO2 per contrastare l’eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera, la soluzione potrebbe arrivare dalle formiche

La cattura e lo stoccaggio della CO2 era sembrata fino a qualche anno fa una soluzione praticabile della geoingegneria per contrastare i cambiamenti climatici. In sostanza era sembrata una soluzione fattibile il catturare la CO2 presente in atmosfera e immagazzinarla nel sottosuolo. Ma per Greenpeace lo stoccaggio della CO2 è una soluzione costosa e inutile poiché abbiamo già tutti i mezzi disponibili per non inquinare l’atomosfera.

Lo studio condotto da Ronald Dorn dell’Arizona State University, durato 25 anni e pubblicato lo scorso 14 luglio su Geology apre una nuova prospettiva su come la cattura e lo stoccaggio della CO2 sia un fenomeno naturale e metto in atto dalle formiche che nel loro piccolo non si incazzano ma forniscono una brillante soluzione.

Dorn, infatti, prende in considerazione il sistema usato dalle formiche, uno dei più potenti agenti biologici capaci di intervenire sul decadimento dei minerali. In sostanza formiche e termiti producono carbonato di calcio attraverso le radici degli alberi e la terra. Dunque la comprensione delle interazioni tra formiche e minerali potrebbe fornire una linea di ricerca su come accelerare in situ la dissoluzione della C02.

LE FORMICHE CONTADINE

Ronald Dorn scrive che su scale temporali geologiche, la dissoluzione di calcio (Ca) e magnesio (Mg) ha portato alla cattura di biossido di carbonio atmosferico (CO2) attraverso l’accumulo in calcare e dolomia, due rocce . In sostanza questo processo potrebbe essere in grado di essere geo-ingegnerizzato su larga scala e portare così alla cattura di CO2 trasformandola in calcare.

Il clima della Terra si è raffreddata molto negli ultimi 65 milioni di anni probabilmente a causa del regolamento idrologico, cambiamento della vegetazione e per le interazioni legate alla tettonica, in parte mediata dalla dissoluzione di Ca-Mg che attira la CO2. Anche se speculative, spiega Dorn, i tempi di espansione nella varietà e il numero di formiche nel Paleogene e Neogene suggeriscono che potrebbero avere potenziato il fenomeno del raffreddamento. La presenza di formiche potrebbe potenzialmente rappresentare una parte del puzzle per la realizzazione del raffreddamento nel Cenozoico(la nostra era).

Via | Geosociety, Science Daily, Scientific American

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