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Detroit, alluvione senza precedenti: morta una donna

Bloccate autostrade e Interstate, migliaia di autoveicoli abbandonati in un sobborgo della capitale statunitense dell’industria automobilistica

Detroit è allagata. La città dell’auto, la metropoli che è stata il cuore dell’industria automobilistica statunitense, è stata messa sotto scacco da un’alluvione senza precedenti e le autorità hanno reso noto che una donna, rimasta bloccata con la propria automobile in un metro d’acqua alla periferia di Detroit, è morta, molto probabilmente per arresto cardiaco. Sulla metropoli del Michigan si sono abbattuti 15 centimetri di pioggia in poche ore, tanti che lo Stato ha proibito la circolazione automobilistica in alcune aree, già a partire da martedì mattina.

Il sindaco James Fotus ha detto che circa 1000 veicoli sono stati abbandonati in acque alluvionali nel sobborgo dopo che la pioggia ha iniziato ad abbattersi con violenza sulla città lunedì scorso. Il sindaco ha detto che l’inondazione è stata “travolgente” e “catastrofica”, una tempesta senza precedenti che è stata confermata anche dai dati del National Weather Service che comunicato come la pioggia abbattutasi sul Detroit Metropolitan Airport sia stata più che doppia rispetto al precedente record risalente al 1964: allora caddero 52 millimetri, in questi giorni oltre 116 millimetri, il tutto in una arco di tempo molto concentrato.

L’impermeabilizzazione ad opera del cemento ha fatto il resto, creando delle vere e proprie “piscine”, una delle quali è stata fatale all’automobilista rimasta intrappolata.

Le Interstate 75, 94 e 696 (simili alle nostre superstrade) e le autostrade Lodge e Southfield sono state chiuse martedì mattina, mentre il fango e i detriti trasportati dalle acque hanno bloccato il traffico in altri luoghi. Altri automobilisti sono rimasti bloccati sulle strade allagate nella zona di Flint. In alcune zone si è reso necessario l’intervento dell’esercito e sull’Interstate 94 si è messo al lavoro persino un team di subacquei. Attualmente non sono stati segnalati dispersi, ma l’emergenza prosegue e soltanto dopo il lento deflusso delle acque si potrà fare la conta dei danni.

Via | The Guardian

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