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Alimentazione

Il ministro Boschi e la carne di cavallo (così difficile da trovare a Roma)

L’Enpa replica alla dichiarazione sulla carne equina rilasciata alla Festa dell’Unità di Zagarolo

Alla Festa dell’Unità di Zagarolo, il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, ha assaporato il “tordo matto” un piatto tipico della cucina capitolina a base di carne equina. Boschi ha apprezzato la ricetta e ha commentato come sia difficile trovare la carne equina a Roma. La dichiarazione si è rivelata un boomerang per il ministro Boschi che è diventata oggetto dell’immediata replica dell’Enpa:

In piena settimana contro il consumo di carne la ministra Boschi, in visita a Zagarolo (Roma), non solo assaggia la locale specialità a base di carne di cavallo, ma esprime il proprio rammarico perché “a Roma – sono parole sue – si fa fatica a trovare il cavallo”. Tanta insensibilità la dice lunga sulla sconnessione tra chi ci governa e i cittadini così infelicemente amministrati. Nessun rispetto per il 7 per cento degli italiani che sono vegetariani o vegani. Nessun rispetto per chi, e sono molti di più, vorrebbe vedere la fine della macellazione dei cavalli, considerandoli per quello che sono, e cioè animali da compagnia – prosegue l’Enpa – . È per questo che dalle nostre città sono per fortuna pressoché scomparse le macellerie equine. Per mancanza di richiesta, che corrisponde ad una sempre maggiore presa di coscienza dei cittadini, ma evidentemente non di chi ci governa. Ci auguriamo che la Ministra Boschi faccia sempre più fatica “a trovare il cavallo” e magari anche a trovare il consenso,

ha dichiarato l’Ente Nazionale Protezione Animali in una nota. L’Italia resta uno dei Paesi europei con il maggiore consumo di carne equina, anche se, tanto per rimanere in Parlamento, c’è chi si batte per far passare una legge che proibisca il consumo di carne equina. La principale proponente di questa legge è l’ex ministra di Forza Italia, Michela Vittoria Brambilla, e la sua strategia è semplice: fra includere il cavallo fra gli animali d’affezione evitandone la macellazione.

Via | Enpa

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