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Tutti nello stesso piatto 2014: a Trento un festival dedicato ad ambiente e diritti umani

Quarantuno titoli provenienti da trenta paesi per riflettere su agroalimentare, ambiente, diritti umani e sostenibilità

Nasce nel mondo della cooperazione, grazie all’impegno di Mandacarù Onlus, cooperativa di commercio equo, e al consorzio Ctm Altromercato, la principale organizzazione di commercio equo-solidale d’Italia, Tutti nello stesso piatto Film Festival, la rassegna di film e documentari che ha inaugurato ieri sera la sesta edizione con Il lato oscuro dei pomodori italiani di Mathilde Auvillain e Stefano Liberti. Se l’asse portante della rassegna – che propone 41 titoli girati e/o prodotti in 30 Paesi e quattro continenti – è il racconto della complesso sistema agroalimentare, parlare di cibo significa aprire un dibattito sul tema ambientale in senso più ampio.

La rassegna trentina – ospitata dal cinema Astra e dal Teatro Sanbapolis – proporrà, fino alla serata finale di sabato 29 novembre, 65 ore di programmazione, suddivise in quattro aree tematiche.

Focus Asia proporrà un itinerario nelle problematiche ambientali e della filiera agroalimentare, fra India, Taiwan e Tailandia. Focus Ambiente è la sezione più ampia, quella che spazia dalle opere di denuncia alle testimonianze di chi si impegna nella difesa del propri territorio. Focus La rivoluzione nel piatto propone otto documentari sulle complessità del sistema agroalimentare. Focus Diritti umani (in collaborazione con Amnesty International) propone riflessioni sui diritti negati ai cittadini di tutto il mondo. La sezione Schermi e Lavagne proporrà una selezioni di documentari nelle scuole trentine.

Fra i documentari in programma segnaliamo I cavalieri della laguna di Walter Bencini, Seeds of Time di Sandy McLeod, il bellissimo My Name is Salt che noi di Blogo avevamo visto a Cinemambiente 2014, Il Sale della Terra diretto da Wim Wenders e da Juliano Ribeiro Salgado. E, ancora, Gmo Omg di Jeremy Seifert, La Deutsche Vita di Alessandro Cassigoli e Tania Masi, Schiavi di Stefano Mencherini e The Toxic Burden di Patrizia Marani.

Quattro le opere di fiction: La nostra terra di Giulio Manfredonia, Love and Lemons di Teresa Fabik, Resistenza Naturale di Jonathan Nossiter e In grazia di dio di Edoardo Winspeare.

Via | Tutti nello stesso piatto

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