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Clima

Schwarzenegger: “Il cambiamento climatico non è fantascienza”

L’attore ed ex governatore della California è in prima fila nella lotta ai cambiamenti climatici

L’ex governatore della California Arnold Schwarzenegger, ora tornato a recitare a Hollywood, è fra i più convinti sostenitori della lotta ai cambiamenti climatici. Qualche mese fa aveva tenuto a Parigi, al Palais d’Iéna, un discorso sul tema e ora, a pochi mesi dalla conferenza sul clima che si svolgerà a Parigi, Schwarzy è stato scelto dal governo francese per unirsi a un gruppo che include premi Nobel, filosofi, segretari generali dell’Onu, capi spirituali e teologi e che dovrà ragionare su come agire con urgenza sul cambiamento climatico.

Ieri, la star di Terminator ha parlato in un evento preparatorio del summit del prossimo dicembre e ha detto che una catastrofe planetaria potrà essere evitata solamente grazie a un’azione etica.

Ho recitato in molti film di fantascienza e lasciate che vi dica una cosa: il cambiamento climatico non è fantascienza. Questa è una battaglia nel mondo reale e ha un impatto su di noi ora,

ha detto Schwarzenegger aggiungendo che

Questa è la sfida del nostro tempo. Ed è nostra responsabilità lasciare questo mondo come un posto migliore di quello che abbiamo trovato, cosa che non stiamo facendo per le generazioni future.

Schwarzenegger ha citato alcuni dati: i 40 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica che ogni anno finiscono nell’atmosfera e 7 milioni di morti premature a causa dell’inquinamento atmosferico.

L’incontro è stato organizzato da François Hollande in vista del vertice parigino di fine anno e ha visto la presenza dell’ex segretario generale Onu, Kofi Annan, il quale non ha usato perifrasi per descrivere ciò che ci attende nell’immediato futuro:

Se non si interviene subito mia nipote vivrà in un mondo in preda a ondate di calore, siccità e inondazioni gravi. Città come New York e Venezia saranno sommerse. Siamo sull’orlo di una catastrofe, ma la soluzione della crisi climatica non può essere lasciata ai soli governi. La gente sta prendendo l’iniziativa e sta chiedendo il cambiamento. Non dobbiamo fallire.

Anche il Cardinale Peter Turkson – che ha contribuito alla stesura dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco – ha sottolineato come il peso dei cambiamenti climatici ricada maggiormente su chi ha meno contribuito a provocarli.

Musulmani, cristiani, taoisti, confuciani, sciamani, gesuiti, buddisti e rappresentanti di altre religioni hanno chiesto ai politici di agire in nome del genere umano a Parigi. L’enciclica papale ha davvero aperto una strada e ora molte religioni sembrano avere compreso di dovere/potere giocare un ruolo determinante nella lotta ai cambiamenti climatici.

Via | The Guardian

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