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Cinemambiente 2015: il programma, i film, gli orari

Una guida per seguire il più importante evento cinematografico italiano dedicato ad ambiente, ecologia e sviluppo sostenibile

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Cinemambiente diventa “maggiorenne” in concomitanza con gli ultimi giorni di Expo 2015 e in un periodo in cui l’attenzione per l’ambiente sempre essere finalmente una delle priorità anche per gli organi d’informazione. Il caso Volkswagen, Shell che rinuncia a trivellare nell’Artico, Hillary Clinton che dice no all’oleodotto Keystone XL e soprattutto l’imminente COP21 hanno riportato l’ecologia sulle prime pagine e nei tagli alti dei siti Internet. Sono gli argomenti di cui si è molto dibattuto nelle ultime settimane e molti di questi temi verranno ampiamente sviscerati dagli oltre 100 film in programma nella diciottesima edizione della manifestazione torinese, la più importante in Europa per quanto riguarda le tematiche ambientali e una delle organizzazioni capofila del Green Film Network del quale fanno ormai parte 29 festival a tema”eco”.

Cento sono i film in programma, con tre sezioni competitive: Concorso Internazionale Documentari, Concorso Documentari Italiani, Concorso Internazionale. Ma l’articolato programma – che potete trovare sul sito della manifestazione – prevede anche una sezione One Hour, dedicata a documentari della durata di un’ora, una sezione Ecokids, dedicata ai più piccoli, due sezioni non competitive, Panorama Italia e Panorama Cortometraggi, più gli Eco Talk nei quali si discuterà di argomenti di strettissima attualità.

Nelle pagine successive sinossi e orari di programmazione degli eventi speciali, dei tre concorsi e della sezione Panorama Italia.

CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI

Bikes vs Cars (Svezia, 2015, 91’) di Fredrik Gertten
Ven. 9 ore 20.00 Massimo 1
Bikes vs Cars descrive una crisi globale di cui tutti abbiamo il dover di parlare. Il clima, le risorse del pianeta, le città la cui l’intera superficie è consumata dalle automobili, un traffico caotico, in crescita continua, sporco e rumoroso. La bicicletta sarebbe un ottimo strumento per cambiare la situazione, ma i poteri che lucrano sul traffico privato investono ogni anno miliardi in azioni di lobbying e pubblicità per proteggere i loro affari. Nel film incontriamo attivisti e pensatori che lottano per città migliori e che rifiutano di smettere di pedalare nonostante il crescente numero di ciclisti uccisi nel traffico.

La Buena Vida (Germania / Svizzera / Colombia, 2015, 97’) di Jens Schanze
Dom. 11 ore 17.15 Massimo 1
Il villaggio di Tamaquito sorge nella foresta colombiana. Qui la natura offre alla popolazione tutto quello di cui ha bisogno. Ma la vita della comunità Wayúu viene distrutta dall’enorme e rapida crescita della miniera di carbone El Cerrejón. Deciso a salvare la sua comunità dalla forzato migrazione, il giovane e carismatico Jairo Fuentes inizia un negoziato con gli amministratori della miniera. Alla popolazione viene promessa la “benedizione del progresso”, ma i Wayúu non vogliono “una vita migliore”, al contrario iniziano una lotta per la sopravvivenza.

Life According to Ohad (Israele, 2014, 80’) di Eri Daniel Erlich
Merc. 7 ore 22.00 Massimo 1
Ohad ha 32 anni e dopo parecchi anni senza contatti con i familiari ne sente la nostalgia e desidera ricongiungersi a loro. Il sogno dei suoi genitori è di sedersi a cena tutti insieme come ogni famiglia: finalmente il sogno sta per diventare una realtà, ma Ohad impone una condizione. I suoi genitori devono conoscere il suo mondo e la ragione del suo distacco: Ohad è un attivista di Animal Right ed è devoto alla causa.

Good Things Await (Danimarca, 2014, 109’) di Phie Ambo
Giov. 8 ore 20.00 Massimo 1
Niels è uno degli ultimi agricoltori idealisti in Danimarca. I suoi prodotti, apprezzati dai consumatori ma soprattutto dal miglior ristorante del mondo, il Noma di Copenhagen, sono
cresciuti in armonia con l’universo. Ma Niels rischia di vedere crollare la sua vita: il suo modo di essere agricoltore, in accordo con i pianeti e gli istinti primari degli animali, non è ben visto dalle autorità che minacciano di revocargli la licenza per allevare il bestiame; gli edifici della fattoria si stanno deteriorando e non ha un successore che prosegua la sua attività.

How to Change the World (Regno Unito / Canada, 2015, 109’) di Jerry Rothwell
Sab. 10 ore 20.00 Massimo 1
Nel 1971 un gruppo di amici ha veleggiato in una zona di test nucleari e la loro protesta ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica in tutto il mondo: è la nascita di Greenpeace e del movimento ambientalista moderno. Esperti comunicatori, questi pionieri hanno filmato fin dall’inizio le loro azioni di protesta: utilizzando il materiale d’archivio e l’impertinente narrazione di Robert Hunter, una delle prime guide dell’organizzazione. Jerry Rothwell ha realizzato un avvincente film, che è anche una toccante riflessione sullo sforzo per bilanciare la sfera politica con quella personale.

The Messenger (Canada/ Francia, 2015, 90’) di Su Rynard
Merc. 7 ore 20.00 Massimo 1
Dalla Foresta Boreale dell’estremo nord, alle pendici del Monte Ararat in Turchia fino alle strade di New York, alla scoperta dei numerosi pericoli causati dall’uomo che stanno decimando usignoli, dendroiche cerulee, rigogoli, traupidi, frosoni e numerose altre varietà di uccelli canori: la caccia, l’inquinamento luminoso, le collisioni ad alta quota, gli oleodotti, i pesticidi e la distruzione degli habitat degli uccelli migratori.

Planetary (Gran Bretagna, 2015, 85’) di Guy Reid
Sab. 10 ore 22.00 Massimo 1
Ci troviamo nel mezzo di una crisi globale. Abbiamo dimenticato la verità innegabile che tutte le forme di vita sulla terra sono interconnesse. Planetary è una chiamata a raccolta, accorata e
provocatoria, un viaggio cinematografico attraverso il globo che esplora le origini della vita nel cosmo e il futuro della nostra specie. Un monito poetico ad un ormai irrinunciabile cambio di
prospettiva.

The Shore Break (Sud Africa, 2014, 90’) di Ryley Grunenwald
Ven. 9 ore 22.00 Massimo 1
Sud Africa, Wild Coast. Due cugini hanno progetti diversi per favorire lo sviluppo della loro terra. Nonhle vorrebbe sviluppare l’ecoturismo così da proteggere le case della comunità, le fattorie, le tombe e le tradizioni, mentre Madiba progetta una miniera di titanio e un’autostrada. Nello stesso periodo il Re e la Regina della comunità, che si oppongono alla miniera e all’autostrada, vengono deposti dal governo sudafricano.

CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI

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‘U Ferru (Italia, 2015, 70’) di Marco Leopardi
Giov. 8 ore 20.15 Massimo 3
Da oltre 2000 anni nello Stretto di Messina, tra la Sicilia e la Calabria, sopravvive la caccia al pesce spada con l’arpione, una delle pratiche più antiche del Mediterraneo. Giuseppe è il figlio di Nino, uno dei migliori cacciatori dello Stretto, ma non si è mai deciso a uccidere e si sta laureando in biologia marina. Il dilemma di Giuseppe è il dilemma dei nostri tempi, tra lo sfruttamento della natura e una nuova coscienza ambientale. Giuseppe diventerà un vero cacciatore, ma a favore di una tradizione che è sempre riuscita a trovare il giusto equilibrio tra preda e predatore.

À la montagne (Italia, 2015, 70’) di Enrico Montrosset
Ven. 9 ore 22.15 Massimo 3
La vita in alpeggio e il lavoro agropastorale in equilibrio tra tempi e ritmi antichi a confronto con il mondo moderno. Un ricercatore sul campo incontra gli abitanti di questo mondo solitario, parla con loro, visita i luoghi, cerca di comprendere il senso di un’esistenza così lontana dai modelli di oggi.

La centrale (Italia, 2015, 39’) di Lorenzo Martellacci e Davide Rossi
Ven. 9 ore 20.15 Massimo 3
L’impianto termoelettrico della Tirreno Power si staglia sull’orizzonte di Vado Ligure: l’11 marzo 2014 il Ministero dell’Ambiente ha sospeso l’Autorizzazione Integrata Ambientale concessa a
Tirreno Power e la centrale è stata sequestrata mentre la procura di Savona indaga per disastro ambientale e omicidio colposo. Il declino della produzione industriale che ha investito l’area ha portato sindacati e lavoratori a difendere la centrale e nello stesso tempo la comunità si è organizzata in comitati e movimenti di lotta per la sua chiusura.

Contromano (Italia, 2015, 75’) di Stefano Gabbiani
Merc. 7 ore 22.15 Massimo 3
In una Torino travolta da importanti trasformazioni, un tempo città industriale e oggi alla ricerca di una nuova identità, due piccole ciclofficine sono state aperte da persone che, tramite la bici, vivono la concreta possibilità di reinventarsi, come in parte accade alla loro città. Persone che, pur provenendo da storie e mondi molto diversi tra loro, sono testimoni di un riscatto personale e professionale che si dimostra ancora oggi possibile. Alle loro storie si affianca, defilata e quasi nascosta, la presenza di una nuova categoria di invisibili: i “raccoglitori”, persone che spostandosi ogni giorno sulla propria bici si muovono tra i bidoni della spazzatura alla ricerca di qualche “pezzo pregiato” da poter rivendere o riutilizzare.

I custodi dell’acqua (Italia, 2015, 60’) di Giulio Squarci
Ven. 9 ore 20.15 Massimo 3
Il tempo della Carnia, remota area delle Alpi Orientali, sembra procedere assopito nella ciclicità del ritmo della natura. L’intervento sulle risorse idriche locali, dettato da interessi economici esterni, smuove il senso di attaccamento al territorio della popolazione locale, che attraverso una mite rivoluzione di provincia riuscirà a riconnettere le proprie istanze a quelle del movimento che si oppone alla privatizzazione della gestione del servizio idrico sfociato nel referendum italiano del 2011. Due donne di generazioni diverse raccontano l’impercettibile intreccio tra l’atavico amore per il territorio, il riemergere di una solidarietà apparentemente dimenticata e un idealismo tenue nutrito dal respiro della natura stessa.

Mare carbone (Italia, 2015, 80’) di Gian Luca Rossi
Sab. 10 ore 22.15 Massimo 3
Margherita è di origine calabrese ed è incinta di otto mesi. In crisi, decide di tornare nei luoghi dove affondano le sue radici e scopre che, sul sito di una fabbrica abbandonata, una società italosvizzera intende costruire una centrale a carbone da 1320 mega watt. Che ne sarà di quel luogo a cui si sente così legata? Quali saranno i rischi per la salute e le conseguenze ambientali? Inizia così a indagare il territorio e le sue contraddizioni, scoprendo di conoscerlo molto meno di quanto si aspettasse.

Il presagio del ragno (Italia, 2015, 65’) di Giuseppe Casu
Merc. 7 ore 20.15 Massimo 3
Reti, zavorre, cavi e ancore. Sguardi, gesti, silenzi e risa. Attesa paziente e sforzo finale. Nel respiro di un tempo senza tempo. Tra terra e mare un nucleo compatto di uomini configura la trama di un’avventura che perdura da sempre: la pesca del tonno rosso. Ultimi interpreti di una millenaria tradizione, radicalmente estranei alle dominanti procedure di cattura industriale di questa pregiata risorsa, dischiudono con i toni e i timbri del loro sapiente lavoro un intenso squarcio sulla relazione insidiosa tra locale e globale.

Storie di uomini e lupi (Italia / Francia, 2015, 75’) di Alessandro Abba Legnazzi e Andrea
Deaglio
Giov. 8 ore 22.15 Massimo 3
Sono tornati. Qualcuno lo ha sentito dire in giro, qualcuno giura di averli visti che si aggiravano nei boschi, qualcun altro li ha sentiti ululare nella notte. I pastori mostrano i resti dei loro animali sbranati. I fotografi si avventurano sulle montagne per avvistarli. I guardiaparco seguono impronte sulla neve e piazzano le foto-trappole. Riemergono storie dal passato e gli abitanti dei paesi di montagna si interrogano sul loro futuro. Amati, odiati, idealizzati. I lupi sono tornati sulle Alpi.

Transumanza (Italia, 2015, 63’) di Roberto Zazzara
Sab. 10 ore 20.15 Massimo 3
Il viaggio su una strada millenaria che non esiste più, il Tratturo Magno, 250km di erba e terra che collegano L’Aquila a Foggia, la più maestosa, lunga autostrada per animali che l’Italia abbia mai avuto. Oggi, nonostante sia ancora parte del demanio, e tracciata su tutte le cartine, questa strada appare ogni tanto e poi si nasconde tra asfalto, campi di calcio, ferrovie, terreni abbandonati. Un viaggio iniziatico, percorso rigorosamente a piedi, alla ricerca del senso contemporaneo di un gesto, il transumare, che appartiene all’uomo e all’animale da sempre.

CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI ONE HOUR

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1ha 43a (Germania, 2014, 52’) di Monika Pirch
Merc. 7 ore 16.15 Massimo 3
“Nell’autunno 2004 sono diventata proprietaria terriera. Non ci sono mai stati agricoltori nella mia famiglia, perciò nei due anni successivi ho fatto quello che mia madre, mio nonno e il mio
bisnonno hanno sempre fatto: controllavo sul mio conto in banca se era arrivato l’affitto”. Con un sottile senso dell’ironia e uno sguardo poetico, la regista si impegna a rapportarsi con la sua proprietà. Nel tentativo di “mettersi in contatto” con il suo terreno, si immerge nel passato, nel futuro e nella gestione amministrativa.

All the Time in the World (Canada, 2014, 52’) di Suzanne Crocker
Merc. 7 ore 18.00 Massimo 1
Alla ricerca di nuove prospettive, una famiglia decide di abbandonare gli agi della civiltà per vivere nel selvaggio Yukon durante il lungo inverno canadese, alla scoperta delle sorprese che offre la natura “congelata”. I genitori, lasciato il lavoro, trascorrono con tre bambini, di 10, 8 e 4 anni, nove mesi in una piccola baita senza strade di accesso, senza elettricità né acqua corrente, senza internet né orologi.

AUTREMENT (avec des légumes) (Belgio, 2015, 67’) di Anne Closset
Sab. 10 ore 15.00 Massimo 1
Autrement (avec des légumes) indaga se il progetto CSA – Agricoltura Supportata dalla Comunità, che propone un nuovo modello di rapporto tra consumatori e agricoltori, abbia il potere di cambiare la società. Possiamo diventare agenti di cambiamento?

Black Ice (Olanda, 2014, 53’) di Maarten van Rouveroy
Sab. 10 ore 16.15 Massimo 3
Quando la nave di Greenpeace Arctic Sunrise è salpata per protestare contro la prima trivellazione per l’estrazione di petrolio nell’Oceano Artico, nessuno dei membri dell’equipaggio poteva immaginare quello che sarebbe successo. Sequestrati dalle forze speciali russe, i “30 dell’Artico” finirono su tutti i giornali del mondo, al centro di una disputa internazionale, con il rischio di una condanna a 15 anni di prigione. Trattati dai media di tutto come prigionieri politici, come le Pussy Riot e Mikhail Khodorkovsky, la loro detenzione durò alcuni mesi. Nonostante questo, la loro lotta per tentare di fermare l’estrazione di petrolio nell’Artico non si è mai piegata.

Dark Side of the Chew (Canada/ Messico, 2014, 61’) di Andrew Nisker
Giov. 8 ore 18.00 Massimo 1
È uno dei rifiuti più comuni del mondo, è quasi invisibile eppure si nasconde dappertutto (sotto i tavoli, i banchi, le scarpe). Come siamo diventati dipendenti dalla gomma da masticare e come il consumo di miliardi di confetti ogni anno si ripercuote sulla nostra salute e sul pianeta? Andrew Nisker incontra produttori, attivisti e ricercatori in tutto il mondo per svelare l’interessante, ma anche scioccante verità che si nasconde dietro l’ossessione per un prodotto apparentemente innocuo che sta “appiccicando” molto più che solo il nostro ambiente.

The High Cost of Cheap Gas (Sud Africa, 2014, 56’) di Jeffrey Barbee
Giov. 8 ore 16.15 Massimo 3
Ciò che è accaduto nell’ovest del Colorado può aiutare a prendere decisioni attente sul controllo del fracking, dal momento che si sta diffondendo in tutto il mondo? Jeffrey Barbee e Mira
Dutschke viaggiano per il mondo alla scoperta della verità che si nasconde dietro questo controverso business. Dalle trivellazioni segrete nei parchi naturali africani alla scoperta di possibili influenze sulle morti prenatali a Parachute, Colorado: un ritratto senza sconti di un sistema ormai globale.

Komşu Komşu! Huu! (Turchia, 2015, 54’) di Bingöl Elmas
Ven. 9 ore 16.15 Massimo 3
Il film descrive il rapporto tra le vecchie e tradizionali abitazioni con i vicini insediamenti residenziali. Un mostro chiamato trasformazione urbana sta travolgendo, negli ultimi anni, la
Turchia. Il mostro distrugge qualsiasi cosa sia rimasto della storia, erige ovunque torri di vetro e abbatte i pochi alberi rimasti. Un’immensa residenza che torreggia nel quartiere Ferikov, nel cuore di Istanbul, e un vecchio insediamento nel quartiere di Pasa che cerca di respirare alla sua ombra.

Saving Mes Aynak (USA, 2014, 60’) di Brent E. Huffman
Ven. 9 ore 18.00 Massimo 1
Saving Mes Aynak affronta il conflitto tra la conservazione culturale e le opportunità economiche, visto attraverso lo sguardo degli archeologi afgani e della popolazione che lavora e vive vicino a Mes Aynak. Qadir Temori e i suoi colleghi archeologi affrontano quella che sembra una battaglia impossibile, contro i cinesi, i Talebani e i politici locali, per salvare la loro eredità culturale.

EVENTI SPECIALI

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Film di apertura
10 Billion – What’s on Your Plate? (Germania, 2015, 103’) di Valentin Thurn
Mar. 6 ore 20.30 Massimo 1
Ven. 9 ore 9.00 Orbassano, Istituto Amaldi Sraffa (riservata alle scuole)
Sab. 10 ore 9.30 Massimo 3 (riservata alle scuole)
Sab. 10 ore 21.00 Carmagnola, Cinema Elios
Nel 2050 la popolazione mondiale sarà di 10 miliardi. Il documentario si inserisce nell’acceso dibattito sulla possibilità di garantire cibo per tutti con uno sguardo analitico che spazia dalla produzione alimentare alla distribuzione – dalla carne artificiale agli insetti, dall’agricoltura industriale alla coltivazione di auto-consumo ora di moda. Valentin Thurn cerca possibili soluzioni in tutto il mondo e dà spazio all’innovazione e alle visioni del nostro futuro, indicando un percorso sostenibile per garantire la produzione di cibo. Ciascuno di noi adesso può veramente fare la differenza.

Film di chiusura
La Glace et le Ciel ( Francia, 2015, 89’) di Luc Jacquet
Dom. 11 ore 20.30 Massimo 1
Nel 1957 Claude Lorius inizia a studiare i ghiacci dell’Antartide. Le sue ricerche sono fondamentali per la storia della Terra, per il futuro umano e per l’impatto dell’uomo sul pianeta. La sua insolita avventura umana e scientifica mette in evidenza la storia di una vita spesa a scovare in profondità i segreti della natura ben custoditi dal ghiaccio.

HUMAN (Francia, 2015, 188’) di Yann Arthus-Bertrand
Sab. 10 ore 16.30 Massimo 1
HUMAN è una collezione di storie e immagini del mondo, un’immersione nel cuore di ciò che significa essere umani. Attraverso storie d’amore, felicità, disprezzo e violenza, Human ci pone
faccia a faccia con l’Altro, facendoci riflettere sulla nostre vite. Racconti di vita quotidiana e di vite durissime, questi toccanti incontri condividono con lo spettatore una rara sincerità e sottolineano chi siamo umani – il nostro lato oscuro, ma anche quanto di nobile c’è in noi, e quanto di universale.

PANORAMA ITALIA

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Ab origine (Biofilm) (Italia, 2015, 56’) di Ignazio Figus
Merc. 7 ore 21.00 Spazio Agorà
In Sardegna, una comunità di uomini e donne con coraggio e determinazione vuole dare una nuova prospettiva alla propria vita. Incentrato sulla figura dell’agronomo-poeta Maurizio Fadda,
uno dei promotori dell’agricoltura biologica in Sardegna, il documentario propone una lettura al contempo filosofica e pragmatica del vivere naturale e del tentativo di un consapevole “ritorno alle origini”.

Aguas de oro (Italia, 2015, 16’) di Simona Carnino
Merc. 7 ore 18.00 Centro Studi Sereno Regis
Maxima Acuña Chaupe ha rughe profonde, una piccola statura e una volontà granitica. Vive a 4200 m. di altitudine nelle Ande peruviane nel cuore di Conga, il progetto di espansione di
Yanacocha, la miniera d’oro più grande dell’America Latina, proprietà della società statunitense Newmont. Maxima ha un sogno: continuare a stare tra le sue montagne. Anche Yanacocha ha un sogno: accaparrarsi le terre di Maxima. In gioco non ci sono solo interessi personali, ma la sopravvivenza dell’ecosistema andino.

L’aria di Elmas (Italia, 2015, 60’) di Massimiliano Mazzotta
Merc. 7 ore 21.00 Centro Studi Sereno Regis
L’aeroporto di Cagliari è stato riconosciuto come uno degli aeroporti strategici nazionali e l’ENAC ha avviato un nuovo Piano di sviluppo aeroportuale. Nel 2010 Massimo Cellino acquista i terreni circostanti l’aeroporto per costruire il nuovo stadio del Cagliari Calcio: il Piano di sviluppo aeroportuale prevedeva lì la costruzione di parcheggi. Inizia così una battaglia giudiziaria tra ENAC e SOGAER da una parte e il comune di Elmas e il Cagliari Calcio dall’altra, senza considerare la popolazione che vive con gli aerei che sorvolano le case di Giliacquas a 70m dai tetti.

Enchikunye / Coming Back Home (Italia, 2015, 39’) di Sandro Bozzolo
Ven. 9 ore 21.00 Piccolo Cinema
Nell’estate 2014, una giovane ragazza Maasai ha raggiunto una “pastora” piemontese sui pascoli delle Alpi Marittime. Due donne lontanissime tra loro, diverse per colore di pelle, generazione e lingua hanno vissuto una stagione d’alpeggio insieme, condividendo il lavoro, raccontandosi la loro storia, riconoscendosi più vicine.

Experia – Il “DOC” (Italia, 2015 – 70’) di Guido Morandini
Sab. 10 ore 18.15 Massimo 3
Experia è un progetto crossmediale (serie tv, piattaforma web ed eventi a Expo2015) ideato e realizzato da Rai Expo; un viaggio in Italia nell’anno dell’Esposizione Universale realizzato con i
mezzi della mobilità lenta. Nel documentario, rispetto ai temi del progetto originario, ovvero il rapporto tra infrastrutture e ambienti alimentari da Nord a Sud della penisola, si parte da un tema sempre più attuale e dibattuto: il “riciclo”, come pratica, metafora e provocazione.

Experia – Le puntate (Italia, 2015, 6 x 30’) di Guido Morandini
Sab. 10 ore 16 Spazio Agorà
Parchi nazionali e luoghi di fede (34’) / Il canale Cavour e il riso (26’) / Le bonifiche della Capitanata e della Piana di Eboli (30’) / In cerca di una pesca sostenibile (32’) / Fonti e Acquedotti del Sud-Est (33’) / Agricoltura in città (32’).

Fame! (Italia, 2015, 59’) di Luca Pesante
Giov. 8 ore 21.00 MAcA
L’agricoltura e le sue regole come non erano ancora mai state raccontate. Fame! spoglia il progresso e il benessere dalle loro apparenze. La facilità con cui il cibo passa dai campi alle nostre case, dalle mani alla nostra bocca, poggia in realtà su un equilibrio precario. “Guardatevi intorno, contatevi. Come siamo diventati così tanti?”. Un invito e una domanda ci conducono là dove il Novecento ha sconvolto gli equilibri della Terra.

I Want to See the Manager (Germania/ Italia), 2014, 93’ di Hannes Lang
Sab. 10 ore 21.00 Piccolo Cinema
Alla luce delle trasformazioni in corso nella struttura del potere globale, I Want to See the Manager traccia le connessioni dell’ascesa e del declino economico in sette episodi paradigmatici: India, Bolivia, Cina, USA, Italia, Thailandia, Venezuela. Ogni luogo contiene frammenti dell’altro, ogni episodio testimonia le speranze e le paure dei suoi protagonisti. Confrontando queste diverse esperienze locali, il film cerca di analizzare il concetto di crescita e di decadenza.

Le ragazze di Wuchale (Italia, 2015, 26’) di Niccolò Bruna
Merc. 7 ore 18.00 Centro Studi Sereno Regis
Il destino delle donne di Wuchale, nord Etiopia, è segnato dai vincoli della tradizione e dalla millenaria gregarietà rispetto all’uomo. “La mosca non entra nella bocca di chi sta zitto”: tacere è la regola. Ma le ragazze di oggi vogliono voltare pagina e si confidano. Le più fortunate come Tirongu riusciranno a studiare, mentre per le altre non rimane che emigrare verso i paesi arabi per sottrarsi ad una vita di stenti.

RePLAY – In viaggio nell’upcycling (Italia, 2015, 52’) di Marco Fantacuzzi
Giov. 8 ore 21.00 Spazio Agorà
Due curatori di una mostra dedicata all’up-cycling, ovvero al riuso creativo di materiali di scarto, saltano su un vecchio camper e partono per raggiungere gli atelier di artisti e designer dal sud al nord d’Italia. Alla fine del viaggio i due, entusiasti dell’esperienza artistica, decidono di proseguire il lavoro di documentazione per incontrare ancora altri artisti.

Sulle tracce dei ghiacciai – Missione in Alaska (Italia, 2015, 52′) di Tommaso Valente e
Federico Santini
Ven. 9 ore 21.00 Spazio Agorà
Dopo la fortunata spedizione in Karakorum e in Caucaso, continua la missione del fotografo Fabiano Ventura e del suo team di studiosi volta a studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai più importanti della Terra. Luogo di questa nuova esplorazione: l’Alaska. Testimonianze fotografiche di esploratori di fine Ottocento e di inizio Novecento sono messe per la prima volta a confronto con le medesime inquadrature ritratte da Ventura e analizzate scientificamente per determinare lo “stato di salute” di alcuni dei più importanti ghiacciai del mondo.

Terra in mano (Italia, 2015, 29’) di Michele Paladin
Ven. 9 ore 21.00 Piccolo Cinema
Montichiari è un paese della fertile Pianura Padana che negli ultimi anni ha assistito a una lenta trasformazione degli spazi rurali. Oggi qual è la situazione dell’agricoltura? Quali funzioni
possiede? Da quali realtà viene minacciata? Terra in mano, attraverso le immagini, parla del territorio agreste di Montichiari e mostra la passione di chi lo lavora e lo vive.

Unlearning (Italia, 2014, 74’) di Lucio Basadonne e Anna Pollio
Sab. 10 ore 21.00 Spazio Agorà
Unlearning è il viaggio di Lucio, Anna e Gaia attraverso ecovillaggi, comunità e famiglie itineranti per conoscere chi ha avuto il coraggio di cambiare stile di vita. Un documentario “familydriven” che racconta il punto di vista soggettivo dei tre viaggiatori in balia degli eventi. In ogni tappa è la scoperta di inediti modelli di famiglia, di educazione e di alimentazione. Tutti cercatori, verso una vita a misura d’uomo e a contatto con la natura.

Varvilla (Italia, 2014, 75’) di Valerio Gnesini
Giov. 8 ore 21.00 Piccolo Cinema
Alle porte del parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, nell’alta Val d’Enza, gli abitanti di un piccolo borgo sono riusciti a salvare il paese dall’abbandono attraverso la creazione di una cooperativa di comunità. La Valle dei Cavalieri, questo il nome della cooperativa, ora gestisce un bar, un agriturismo, un negozio di generi alimentari ed è attiva nel turismo, nell’allevamento di ovini, nella manutenzione del territorio e nella gestione del centro visita del parco nazionale.

Waste Mandala (Italia, 2015, 52’) di Alessandro Bernard e Paolo Ceretto
Ven. 9 ore 18.15 Massimo 3
Nell’immaginario comune il Nepal è un luogo di natura incontaminata, di templi e siti sacri. Pochi conoscono l’altro lato: un paese devastato dalla plastica e dai rifiuti portati dal turismo di massa e dal rapido diffondersi dei consumi in una civiltà ancora arcaica. Dal 2011 un gruppo di volontari ha iniziato a raccogliere l’immondizia abbandonata sulle cime dell’Himalaya e nei luoghi sacri: sono i Green Soldiers, l’esercito condotto da Achut Gurung, che combatte contro le montagne di plastica sotto alle quali si nasconde indifferenza, derisione, ignoranza, e soprattutto una graduale ed inesorabile perdita di identità culturale.

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