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Inquinamento

Rai, si cerca l’amianto in 28 sedi della televisione di Stato

L’asbesto potrebbe essere presente in 28 edifici della televisione nazionale

Dell’amianto nelle sedi Rai di Torino e Roma Ecoblog si era già occupato in passato. Lo scorso 21 dicembre la televisione di stato ha lanciato un bando di gara per le bonifiche e le riqualificazioni delle sedi della Rai sparse in tutta Italia. Oltre alle due già citate sedi di via Cernaia e viale Mazzini, nelle quali l’amianto è presente in ingenti quantità, ci sono altre 28 sedi nelle quali l’asbesto potrebbe essere presenti in quantità più ridotte.

Nove aziende dovranno occuparsi di individuare, bonificare e mettere in sicurezza 28 edifici di Bolzano, Trento, Trieste Venezia, Bologna, Firenze, Perugia, Ancona, Pescara, L’Aquila, Campobasso, Bari, Potenza, Cosenza, Cagliari, Sassari, Palermo, Catania, Aosta, Genova.

Le ristrutturazioni sono quelle tradizionali con il rinnovo degli impianti, ma la Rai ha messo in conto di trovare amianto e ha stanziato precise somme nel caso venga trovato l’asbesto. L’indice utilizzato per valutare i rischi sarà il Versar che si basa su di un algoritmo che stima la minaccia per la salute connessa alle fibre d’amianto.

I preventivi Rai per i costi per le bonifiche vedono gli stanziamenti più consistenti per Roma (300mila euro), Venezia, Bologna e Firenze (160mila euro), Bolzano, Trento e Trieste (100mila euro).

Via | L’Adige

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