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Inquinamento

Genova, nuovo sversamento nel Polcevera. Galletti: “Non c’è emergenza”

Nuova perdita inquinante nel Polcevera. Sul posto ci sono Vigili del fuoco e tecnici dell’Arpal

Sversamento di petrolio

[blogo-video id=”163076″ title=”Vertice in Prefettura Genova, Toti: “Sversamento sotto controllo”” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20160423_video_15531037.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20160423_video_15531037″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTYzMDc2JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjA0MjNfdmlkZW9fMTU1MzEwMzd8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9vYXMucG9wdWxpc2VuZ2FnZS5jb20vMi92aWRlby5ibG9nby5pdC9hc2thbmV3cy9wbGF5ZXJAeDUwIiwidXNlSW1hU0RLIjp0cnVlfSc+PC9kaXY+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNjMwNzZ7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MzA3NiAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MzA3NiBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]

3 maggio 2016, ore 08:38 – Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, dopo aver compiuto un sopralluogo nell’area a cavallo tra San Biagio e San Quirico, in Valpolcevera, dove ieri sera si è verificato un nuovo sversamento di idrocarburi a 5 Km di distanza da quello avvenuto il 17 aprile scorso, ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha voluto tranquillizzare la popolazione su questo nuovo, presunto, disastro:

“Saputo della notizia mi sono preoccupato e ho deciso di venire di persona e verificare la situazione. Si parlava di sostanza infiammabile in una zona già colpita duramente dallo sversamento di greggio del 17 aprile. Arrivato qui ho capito che la situazione non era di emergenza. Lasciamo lavorare i tecnici. […] La situazione è sotto controllo, non c’è alcuna emergenza”

2 maggio 2016 – Dalle ore 19, a Genova, i vigili del fuoco, con il nucleo Nbcr, stanno facendo fronte allo sversamento di una sostanza infiammabile nel torrente Polcevera, in zona San Quirico. Siamo a circa 1 km dal luogo dello sversamento del 17 aprile scorso.

Stanno eseguendo i controlli anche gli esperti di Arpal: nella zona di San Biagio i cittadini segnalano un intenso odore di benzina. Nelle vicinanze ci sono i depositi della Sigemi e Sdp, ma per ora non sembrano essere coinvolti nello sversamento.

La sostanza, intanto, continua a fuoriuscire in corrispondenza della Roggia dei Mulini e del rio Budulli. Sul posto Sigemi ha inviato un autospurgo.

Genova, sversamento di petrolio nel Polcevera. Revocato lo stato di emergenza

25 aprile 2016, ore 18:37L’ammiraglio comandante della Capitaneria di porto di Genova Giovanni Pettorino ha revocato oggi pomeriggio lo stato di emergenza locale disposto subito dopo lo sversamento di petrolio dato dalla rottura della pipeline gestita dalla Iplom.

La Capitaneria ha dichiarata conclusa l’emergenza in una settimana.

Secondo quanto dichiarato dall’ammiraglio comandante “l’intensa opera dei mezzi di Castalia, della stessa Capitaneria e dei vigili del fuoco ha fatto sì che non ci siano più tracce di chiazze iridescenti in mare”.

20:20 – Secondo quanto si apprende dalla Capitaneria di porto di Genova la situazione, come già anticipato nella giornata di oggi, è sotto controllo e in mare resta solo una “chiazza di sfilacciamento” e si trova a 10 km a sud di Varazze.

Nell’aggiornamento emanato alle ore 19 la Capitaneria fa sapere che il greggio sversatosi “è stato pressoché totalmente recuperato tranne una minima parte che si è dissolta sotto l’azione delle correnti che ne hanno disperso le residue iridescenze al largo […] sulla fascia costiera di Savona e Imperia non è stato rilevato alcunché mentre permangono alla foce del Polcevera le attività di monitoraggio e bonifica che proseguono con un numero inferiore di mezzi.”

24 aprile 2016, 11.30 – L’emergenza diramata ieri nella zona di Savona è rientrata. Lo ha confermato oggi l’ammiraglio Giovanni Pettorino, ormai da ore in costante contatto con i mezzi che stano lavorando nell’area.

I mezzi antinquinamento stanno ancora operando a circa 8 miglia dalla costa tra Arenzano, Cogoleto e Varazze e la situazione potrebbe già risolversi nella giornata odierna.

Anche la situazione alla foce del Polcevera è sotto controllo ed è lo stesso ammiraglio Pettorino a confermarlo:

La situazione è in miglioramento, le chiazze si stanno riducendo di dimensione ma non abbassiamo la guardia. Tutti i mezzi stanno lavorando, sia a terra che in mare e al momento il dissolvimento delle iridescenze non ha portato a nuove segnalazioni di arrivi sulle coste. Stiamo proseguendo in un monitoraggio costante della situazione. Ma, come è evidente anche alla foce del Polcevera, non ci sono altre iridescenze, le panne oceaniche e le barriere hanno arginato ieri altri eventuali sversamenti nonostante la diga soffolta ceduta.

19:45 – Il governatore della Liguria Giovanni Toti, ha partecipato al sopralluogo sul Polcevera e al vertice in Prefettura per fare il punto sull’emergenza petrolio a Genova e ha dichiarato:

“Tutte le autorità collaborano, tutti i protocolli vengono rispettati. Io non sono esperto né di spurghi né di terrapieni ma il tavolo in Prefettura si è riunito poche ore fa e tutto si sta muovendo secondo i piani. L’emergenza in mare è stata aggredita, quella sul fiume è sotto controllo tutto”

Poi ha aggiunto:

“La macchina sta funzionando come doveva. Lo stato di emergenza locale è uno strumento tecnico per usare i mezzi d’altura che stanno arrivando da Toscana e Sardegna per aggredire la macchia di petrolio diffusa su 28 km di costa tra Genova e Savona, e durerà finché i mezzi d’altura lavorano a pulire quel tratto di mare. Qui sul Polcevera il sistema ha tenuto”

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17:00Roberto Danovaro, presidente della Stazione Zoologica Anton Dorn di Napoli e docente di biologia marina dell’ Università Politecnica delle Marche, ha commentato quanto accaduto a Genova nelle ultime ore e sottolineato come sia fondamentale correre subito ai ripari prima che la situazione si aggravi:

Il mare di Genova è un po’ sfortunato, ma l’incidente che in questa settimana ha portato nelle acque marine circa il 10% delle 500 tonnellate di greggio sversate dopo la rottura dell’oleodotto genovese, per fortuna non è enorme come quello dovuto all’affondamento della petroliera Haven 1991 o al petrolio dell’Agip Abruzzo portato da Livorno sulle coste liguri sempre lo stesso anno. L’importante per la fauna marina è però che si contenga la situazione e che non si usino additivi e solventi chimici che si sono spesso dimostrati un rimedio peggiore del mal.

Giovanni Toti, governatore della Liguria, ha confermato la presenza di macchie sparse in una lunghezza di circa 28 chilometri tra Genova e Savona, spiegando però che si sta monitorando la situazione e che queste “verranno presto aggredite dai nuovi mezzi che la Capitaneria di porto farà intervenire”.

14:30 – Sarebbero ben 50 le tonnellate di greggio finite nel mare di Genova fino a questo momento. È questo il dato fornito stamattina dall’assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone prima del vertice in Prefettura, iniziato alle 12 di oggi.

Intanto Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha confermato che i lavori per ripristinare le barriere sono in corso e che la situazione, seppur grave, sembra sotto controllo.

Sabato 23 aprile 2016 – La Capitaneria di Porto di Genova, a causa della pioggia, ha diramato uno stato di massima allerta perchè l’innalzamento delle acque dovuto alle precipitazioni ha fatto traboccare il petrolio dal muro di contenimento apposto domenica scorsa: LA DIGA di contenimento sul torrente Polcevera, creata per contenere il greggio fuoriuscito da una tubatura dell’oleodotto Iplom domenica scorsa, ha ceduto a causa dell’innalzamento del livello del corso d’acqua dovuto alle piogge.

Un altro argine è stato aperto dai tecnici per evitare che il livello d’acqua nel torrente si innalzasse ulteriormente. Ora il rischio è che altro greggio possa arrivare in mare.

Sversamento di petrolio nel Polcevera

Lunedì 18 aprile 2016 – A Fegino, tra il ponente genovese e la Valpolcevera, c’è stato ieri sera un consistente sversamento di petrolio nel Polcevera a causa della rottura di cinque condutture della Iplom, la raffineria che ha sede a Bufala, in Valle Scrivia.

Sul posto sono subito intervenuti i tecnici Arpal e sono stati informati il sostituto procuratore Alberto Landolfi e il sindaco Marco Doria. I pompieri hanno cercato di bloccare il petrolio per evitare che andasse a finire in mare usando delle panne nel rio Pianego che convoglia le sue acque nel Fegino e dunque nel Polcevera. Con gli escavatori sono state realizzate delle dighe all’altezza dell’Ikea di Campi.

Il guasto si sarebbe verificato poco prima delle ore 20 di ieri sera e le valvole non sarebbero state chiuse in tempo, permettendo così al petrolio di giungere nel rio Pianego.

I tecnici Arpal, insieme con i pompieri e i carabinieri, stanno indagando sul caso. La magistratura ha per ora aperto un’inchiesta contro ignoti.

Intanto l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Genova Gianni Crivello, che sta coordinando le operazioni, ha detto che la situazione in queste ore sta tornando sotto controllo. La viabilità è stata riaperta in senso unico alternato nel tratto di via Borzoli in direzione della Valpolcevera e di Rivarolo.

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