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MOBILITA' SOSTENIBILE

Askoll eS3: prima prova

Askoll eS3, la prima prova dello scooter elettrico. Ecco scheda tecnica, caratteristiche, foto e prezzo.

Askoll eS3

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Askoll eS3 è il nuovo scooter elettrico prodotto da Askoll che completa la gamma già esistente composta dal monoposto eS1 e dal biposto eS2. Rispetto ai due fratellini, il terzo modello dell’azienda vicentina presenta una continuità estetica evidente, come si evince dalle foto, le stesse dimensioni e la stessa batteria. Ma grazie a una maggiore densità della batteria e a un nuovo powertrain, crescono prestazioni e velocità massima allargando il bacino di utenza: Askoll es3 può viaggiare ora fino ai 70 km/h, rispetto ai 50 km/h degli altri due modelli, aggiungendo una frenata più potente e i fari a led su tutte le luci.

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Obiettivo scalare la classifica delle vendite che, comprendendo anche i motori termici, vede l’eS2 nei primi 20 cinquantini venduti nel 2016. Insieme all’eS1, lanciato a fine 2015, sono circa 350 i pezzi consegnati finora e Askoll è il settimo marchio di due ruote in termini di vendite. Niente male per un’azienda specializzata nella produzione di motori elettrici per elettrodomestici, acquari e laghetti: il calo delle vendite e la passione per l’innovazione ha infatti indotto a lanciarsi nell’avventura della mobilità, non solo moto ma anche auto.

L’uscita dell’Askoll eS3 sul mercato italiano è prevista nell’estate del 2017 e il prezzo di listino si annuncia intorno ai 3.490 euro.

In breve

Se la città è il terreno di caccia preferito degli scooter Askoll, l’Askoll eS3 punta anche ai pendolari e a coloro che non vivono prettamente in ambiente urbano. Perché il mezzo possa tranquillamente cavarsela sui tratti extraurbani è presto detto: i 70 km/h di velocità massima sono reali, l’autonomia è intorno agli 80 km (93 quella dichiarata secondo la normativa europea 168/201) e la guida è sicura e confortevole. Anche quando fanno capolino pioggia e asfalto bagnato.

Alla guida

La prima prova dell’Askoll eS3 avviene in condizioni piuttosto complicate: la presentazione è avvenuta sul circuito di Vairano di Vidigulfo in una giornata ricca di pioggia. Come si evince dalle foto, la pista non è certo l’habitat naturale per uno scooter elettrico di questo calibro ma è stato comunque interessante capire la risposta del mezzo in condizioni di bagnato.

A garantire stabilità ci pensa in primis un telaio tubolare in acciaio spartano ma solido, sospensioni – le stesse di eS2 – che assorbono bene buche e avvallamenti e un efficace impianto frenante con sistema CBS: frenando solo con la leva sinistra la frenata viene ripartita tra il freno anteriore a disco di 220 mm con doppio pistoncino e quello a tamburo posteriore, con una leggera predominanza di quest’ultimo. La leva destra utilizza solo il freno anteriore ed è pensato più che altro come freno di emergenza. Abbiamo provato a frenare di colpo da 70 km/h e con la leva sinistra la frenata avviene nel giro di pochi metri e lo scooter resta sorprendentemente stabile. Nel secondo tentativo abbiamo aggiunto un colpo deciso anche con la leva destra che ha portato quasi al bloccaggio della ruota anteriore per via anche dell’asfalto bagnato. Dosando bene la forza, può essere comunque un valido aiuto nelle situazioni di emergenza anche senza ABS, che Askoll ha considerato un surplus: sarebbe stato troppo oneroso e soprattutto sotto-utilizzato in un veicolo di questo tipo.

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A tenere l’Askoll eS3 ben saldo sulla strada ci pensano anche gli pneumatici, realizzati su misura: grandi (80/80 all’anteriore e 90/80 al posteriore) e a doppia mescola, risultano rigidi al centro e più morbidi ai lati dando una maggiore stabilità anche in curva. Siamo rimasti prudenti viste le condizioni meteo ma la sensazione, per quanto l’asfalto della pista abbia un grip migliore di quello della strada, è che si avesse ancora margine per piegare in tutta sicurezza. Utile la presenza del limitatore di coppia con giunto parastrappi che attenua le sollecitazioni dinamiche, come pavè e buche, e gli urti causati da variazioni di velocità o di coppia. Sarà esteso anche al resto della gamma con l’obiettivo di preservare la trasmissione e renderla più affidabile e duratura.

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L’accelerazione è ottima grazie alla coppia di 130 Nm e anche la ripresa è buona, a patto di utilizzare la modalità di guida Power, la più performante, mentre in Sport e soprattutto in Eco le prestazioni calano leggermente. Quello del bilanciamento tra prestazioni e autonomia rimane il grande compromesso da accettare per questo scooter: con mezzi nuovi, abbiamo girato per circa mezz’ora percorrendo 18,7 km in modalità Power quasi sempre al massimo e con poche frenate. Le due batterie avevano ancora il 52% di carica ma c’è da segnalare che le batterie degli scooter avevano una carica intorno all’85%, essendo state utilizzate nei giorni scorsi per gli ultimi chilometri di collaudi.

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I test fatti in azienda hanno dimostrato che, utilizzando l’Askoll eS3 sempre in modalità Power con pochissime frenate, l’autonomia arriva a 60 km. E in effetti, facendo due calcoli (percorsi circa 20 km con un terzo della batteria), i conti tornano. Considerando un uso della sola modalità eco con l’aiuto della frenata rigenerativa del freno e del motore (quest’ultima escludibile con un pulsante), gli 80 km effettivi di autonomia sembrano tranquillamente raggiungibili a patto di mantenere una velocità non troppo elevata e una guida regolare. Ci riserviamo di dare maggiori indicazioni sulla percorrenza in un test più approfondito. Askoll ricorda comunque che le batterie hanno bisogno di almeno 5 cicli di carica-scarica per arrivare al regime ideale di funzionamento, quindi se non doveste arrivare ai fatidici 80 km con una guida attenta dovrebbe essere solo questione di tempo.

Tutti i dati si possono mantenere controllati grazie all’intuitivo e semplice computer di bordo che segnala carica rimanente di entrambe le batterie, percorrenza e velocità oltre a una serie di altre info utili per il conducente. Grazie a un peso di soli 85 kg, lo scooter risulta molto leggero e maneggevole anche nelle manovre da fermo e strizza l’occhio anche ai neofiti delle due ruote. Ecologico e silenzioso, emette solo un lieve segnale acustico quando è acceso fino ai 5 km/h giusto per non dimenticarsi le chiavi inserite. L’altezza della sella, di 760 mm, consente una posizione di guida eretta e non manca lo spazio per le gambe anche per chi supera il metro e ottanta. Grande anche la pedana, comoda sia per i piedi che per ospitare un pacco sul gancio portaborse, come il vano anteriore portaoggetti che offre una presa da 12V di serie.

Com’è fatto

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L’Askoll eS3 presenta un design lineare e semplice ma piuttosto distintivo che ricorda vagamente uno Scarabeo con molte meno curve e decisamente più essenziale. Proprio alla realizzazione dello storico scooter italiano ha contribuito l’attuale progettista di Askoll Paolo Trabuio, 23 anni in Aprilia e Piaggio. Ma come sottolinea Andrea Mazzagatti, direttore di Askoll Mobility, il cuore del progetto sono motore e trasmissione, tutto fatto rigorosamente in casa.

Il propuslore elettrico brushless da 3 Kw è composto per la prima volta da magneti in terre rare con il più costoso e performante neodimio che garantisce un efficienza totale intorno all’88%. I due pacchi batteria agli ioni di litio presentano una capacità complessiva di 2800 Wh e sono formati dalle celle 18650, prodotte da Panasonic e utilizzate anche da Tesla e da molti altri costruttori. Il peso complessivo delle batterie è di 15 kg, 7,5 per ogni pacco. A testarle e assemblarle ci pensa direttamente Askoll che le garantisce per 800 cicli di ricarica, circa 60.000 km. Il consiglio resta sempre quello di effettuare ricariche non superiori al 90% per preservare la vita delle batterie: in questo caso l’azienda ipotizza di raggiungere anche i 1500 cicli, ossia oltre 100.000 km di vita. La scelta di alloggiare il pacco batterie nel sottosella, come per gli altri due scooter Askoll, è legato alla distribuzione dei pesi e a consentire una migliore guidabilità del mezzo. Ma anche perché resta una zona facile da aggiungere, meno soggetta ad agenti esterni e più sicura.

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Le batterie sono ricaricabili in circa 3,5 ore per ogni kWh, quindi una carica completa dura intorno alle nove ore. Basta collegare l’apposito caricabatterie a una qualsiasi presa domestica estraendola dal sottosella oppure caricarla direttamente dallo scooter. Askoll ricorda che l’assorbimento di corrente durante la ricarica è intorno ai 350 watt quindi, considerando un impianto da 3 Kw, si possono utilizzare contemporaneamente in casa altri elettrodomestici. Mentre l’azienda sta iniziando a valutare la potenzialità dello scooter sharing, una struttura interna ad Askoll è focalizzata sulle flotte aziendali. Tra i partner ci sono già il porto di Livorno e la catena francese Domino’s Pizza, confermando la bontà del mezzo anche per le consegne a domicilio.

Pro

● Agilità e stabilità notevoli
● Adatto anche a un uso extraurbano
● Se ben tenute, le batterie possono superare i 100.000 km

Contro

● Spremendo la modalità Power l’autonomia cala notevolmente
● Il piccolo cupolino si paga a parte
● A causa della presenza delle batterie, la capienza del sottosella è limitata

Prezzo, uscita e scheda tecnica

L’Askoll eS3 sarà disponibile in quattro varianti di colore (nero, bianco, rosso e grigio). L’uscita sul mercato italiano è prevista entro giugno 2017 a un prezzo di listino intorno ai 3.490 euro. Chi invece non è interessato alla velocità ma cerca solo la massima autonomia può scegliere l’Askoll eS2, in prova durante l’Askoll on tour 2017 insieme al fratellino eS1 e alle biciclette a pedalata assistita. Presto potrebbe entrare in produzione anche l’Askoll Elò, l‘auto elettrica low cost svelata a EICMA 2016 che potrebbe arrivare sul mercato grazie a un partner cinese.

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