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Riciclo pneumatici usati: arriva CambioPulito di Legambiente

Per contrastare le illegalità nel campo del riciclo dei pneumatici usati Legambiente ha lanciato la piattaforma “CambioPulito”. Gestirà le segnalazioni di utenti e addetti ai lavori.

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Per contrastare le illegalità nel campo del riciclo dei pneumatici usati Legambiente ha lanciato la piattaforma “CambioPulito”. Gestirà le segnalazioni di utenti e addetti ai lavori.

Il cambio gomme è una procedura usuale e apparentemente senza rischi per tutti gli automobilisti. Sia nel caso di auto con motore a benzina o diesel, sia nel caso di auto ibride o elettriche, dopo un certo numero di chilometri percorsi cambiare gli pneumatici è obbligatorio per tutti. La stessa cosa vale per ciclomotori e scooter elettrici.

All’acquisto delle gomme nuove, come i guidatori ben sapranno, le officine dovrebbero far pagare un sovrapprezzo di pochi euro denominato “Contributi ambientali per il recupero dei PFU”, cioè pneumatici fuori uso.

Ma tra il momento in cui l’auto o la moto entra in officina a quando i copertoni usati vengono effettivamente smaltiti può succedere di tutto, se il gommista non è onesto al cento per cento: vendita in nero delle gomme nuove, evasione del contributo PFU, smaltimento illegale del pneumatico vecchio.

Per contrastare tutto ciò Legambiente, in collaborazione con i consorzi di filiera per la gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) Ecopneus, EcoTyre e Greentire (che gestiscono circa l’85% del totale nazionale degli pneumatici da smaltire), e con le associazioni di categoria Confartigianato, CNA, Airp e Federpneus, ha lanciato la piattaforma CambioPulito e il sito www.cambiopulito.it.

Si tratta, in pratica, di una piattaforma di “whistleblowing“: qualsiasi dipendente dell’officina o dell’azienda di smaltimento, che ha il sospetto o la certezza di qualche illegalità nel trattamento delle gomme da smaltire, può fare una segnalazione anonima attraverso il sito.

Il whistlebowling è uno strumento di segnalazione delle illegalità non ancora diffuso in Italia che, però, in altri paesi funziona tanto che la stessa ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, ne consiglia la diffusione e regolamentazione nel nostro ordinamento giuridico.

Alla piattaforma CambioPulito possono accedere tutte le aziende che offrono i propri servizi ai consorzi Ecopneus, EcoTyre e Greentire, i soci Airp e Federpneus, le aziende del settore aderenti a Confartigianato e CNA. Agli operatori viene fornita una password di accesso in base alla categoria d’appartenenza, tramite la quale è possibile collegarsi al sito e inviare una segnalazione anonima. La segnalazione viene gestita direttamente da Legambiente e può poi essere seguita da chi l’ha fatta collegandosi al sito. Legambiente, in pratica, “filtra” le segnalazioni per scremare quelle poco attendibili o che non riguardano veri reati ambientali.

Annualmente in Italia si vendono circa 32 milioni di pneumatici di ricambio, con un flusso illegale stimato in 20/30 mila tonnellate. Questa fetta illegale di mercato porta un buco nelle casse dello Stato pari a 12 milioni di euro l’anno per mancato pagamento del Contributo PFU, oltre all’evasione dell’IVA per circa 80 milioni di euro. Ad ogni pneumatico venduto in nero, poi, solitamente ne corrisponde uno smaltito illegalmente.

Credit foto: Flickr

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