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Incentivi fotovoltaico: torna il bonus amianto?

Consegnate al ministro dell’Ambiente le 55 mila firme raccolte per reintrodurre il bonus amianto legato al fotovoltaico, Costa sembra favorevole.

fotovoltaico bonus amianto

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha ricevuto le oltre 55 mila firme raccolte su Change.org per chiedere la reintroduzione del bonus pubblico per la rimozione dell’amianto dai tetti in caso di installazione di impianto fotovoltaico.

A consegnare le firme è stato il gruppo di parlamentari che ha lanciato la petizione #BastAmianto e al termine dell’incontro Costa ha rilasciato dichiarazioni incoraggianti: “Sostituire tetti con pannelli fotovoltaici ha la doppia valenza di ridurre la contaminazione da amianto e sviluppare una coscienza e una sensibilità verso le energie rinnovabili. Su questo quindi ci sarà il nostro impegno ma non basta“.

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Il “non basta” del ministro Costa fa riferimento soprattutto alla filiera di smaltimento dell’amianto rimosso dai tetti, che in Italia è praticamente a zero. Continua il ministro: “L’Italia ha un enorme deficit su questo e camion carichi di amianto percorrono il Paese per trovare discariche al nord o all’estero. Serve una riflessione profonda che tenga conto anche delle più moderne tecnologie inerenti l’intertizzazione e la messa in sicurezza“.

Il bonus amianto dovrebbe essere quindi inserito all’interno del prossimo Decreto Rinnovabili, atteso per settembre. Il precedente bonus amianto (in vigore dal 2010 al 2012) aveva permesso la rimozione di oltre 20 milioni di metri quadri di tetti in Eternit, sostituiti da 2.000 MW di pannelli fotovoltaici.

Ma erano altri tempi, i tempi d’oro del fotovoltaico in Italia che poi furono spazzati via dal Quarto e Quinto Conto Energia che tagliava drasticamente gli incentivi, ritenuti troppo costosi. Incentivi terminati ufficialmente a luglio 2013, causando di fatto la fine anche del bonus amianto (che era legato all’incentivo per ogni kWh di energia prodotta da fotovoltaico.

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In seguito la rimozione dell’amianto è stata incentivata in modo assai più blando, facendola rientrare all’interno delle detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie. Per le aziende, invece, la rimozione dell’Eternit dai tetti dei capannoni industriali è stata incentivata tramite credito d’imposta al 50%.

Secondo i promotori di #BastAmianto in Italia devono ancora essere rimossi tra 1 e 2,5 miliardi di metri quadrati di coperture in fibrocemento amianto (tra capannoni ed edifici pubblici e privati per un peso totale compreso tra 32 e 40 milioni di tonnellate. Ancora oggi in Italia l’amianto è presente sui tetti di case, scuole, ospedali e persino asili nido.

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