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STILI DI VITA

A lezione di ambiente nei cimiteri

Riscoprire la natura e l’ambiente la dove sembra morire: nei cimiteri

In un certo senso l’idea di riscoprire l’ambiente partendo da un cimitero del XIX secolo è un po’ come dire: ripartiamo dalle origini. Occorre un reset e la società ha probabilmente bisogno di riformulare il suo approccio all’ambiente e proprio il passato può offrire preziose soluzioni.

Spiega Aaron Sachs docente di storia alla Cornell University:

Il movimento ambientalisti ci ha nutriti con panico e paura. Mi rendo conto che siamo in gravi difficoltà ma siamo rimasti paralizzati per gli ultimi 50 anni. Perché non guardiamo al passato e a come abbiamo interagito in maniera costruttiva con la Natura?

I cimiteri e i parchi urbani che hanno ispirato l’etica incarnata nel terreno comune dove si trovano persone di ogni ceto sociale livellate dalla morte e dall’adattemento alla Natura. Tuttavia questi principi non sono stati trasmessi dal moderno movimento ambientalista che presenta uno stile di vita incontaminato ma lontano dalla vita quotidiana delle persone e dai modelli di consumo.

Sachs individua dunque questi principi nel Mount Auburn Cemetery di Cambridge nel Massachusetts del 1831 che con sentieri sinuosi che seguono i contorni naturali del terreno, offre ai visitatori una tregua dalla rapida evoluzione della società incentrata sui progressi compiuti. L’idea del cimitero dunque funziona secondo Sachs perché porta a contato le persone con i bellissimi giardini e ricorda il ciclo della vita di nascita e morte e di come tutti si ritorni agli elementi naturali.

Ciò che specifica Sachs è che quel senso di incontaminato caro agli ambientalisti allontana per persone dalla Natura e dal prendersi cura di essa. Anche all’interno di parchi naturali i luoghi veramente incontaminati non esistono più. Ma i paesaggi dei cimiteri, dei giardini e parchi urbani creano spazio per la natura in un paesaggio disegnato. Spiega Sachs:

Gli uccelli che volano attraverso Central Park possiamo ancora chiamarli selvatici, gli alberi che crescono in Central Park possiamo ancora definirli selvatici. Abbiamo una tradizione ricca di interazione con il selvatico e che non cambia se creiamo uno stagno.

Sachs ha sottolineato che in luoghi come Central Park la gente di tutti i ceti sociali sia in grado di interagire con la natura come parte della loro vita quotidiana.

Via | LiveScience
Foto |Flickr

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