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Cockerie Ilva un operaio morto e un ferito: cordoglio e sciopero di 24 ore

Un operaio morto e uno ferito alle cockerie Ilva.

Un intervento di manutenzione è stato fatale a Ciro Moccia 42 anni operaio dell’area a caldo all’Ilva che ha perso la vita questa mattina nello stabilimento a Taranto. Ferito un altro operaio di 46 anni, Antonio Liddi che lavora per la ditta MR. I due operai stavano intervenendo perché chiamati d’urgenza per manutenzione alla colata.

L’incidente si è verificato nella cockerie alla batteria 9 e dopo aver appreso della morte dell’operaio e del grave ferimento del collega, i sindacati hanno proclamato lo sciopero per 24 ore. Questo è il terzo incidente in pochi mesi: lo scorso ottobre morì un operaio schiacciato e a novembre si ebbe la morte dell’operaio gruista a causa di una tromba d’aria che distrusse anche i camini.

Per i tarantini e gli operai dell’Ilva dunque non c’è pace, considerato che proprio qualche giorno fa sono stati richiesti anche interventi urgenti per le gallerie a garanzia dell’incolumità dei cittadini del quartiere Tamburi mentre per il 9 aprile prossimo è stata fissata la data dalla Corte costituzionale per esprimere parere in merito alla legittimità del decreto Salva-Ilva.

L’Ilva comunica in una nota:

Con profondo dolore Ilva comunica che questa mattina alle 4.40 si è verificato un incidente nello stabilimento che ha coinvolto due lavoratori. Ciro Moccia operaio della manutenzione di 42 anni è morto e Antonio Liddi lavoratore di 46 anni della ditta esterna Mr è ricoverato presso l’ospedale Ss Annunziata di Taranto in condizioni che sono in corso di valutazione. I familiari sono stati informati. L’incidente è avvenuto nell’area cokerie durante una operazione di intervento di manutenzione alla batteria 9, una delle batterie ferme perché in rifacimento. La dinamica è in corso di accertamento, l’autorità giudiziaria è sul posto. Il Presidente ed il Direttore di Stabilimento esprimono la loro vicinanza ai parenti e in segno di cordoglio sono state sospese tutte le attività di Stabilimento.

Lo Slai Cobas ha così commentato:

In questa fabbrica la morte non si ferma mai, 3 operai morti nel breve arco di pochi mesi.

Via | La Gazzetta del Mezzogiorno
Foto | Getty Images

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