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Cronaca ambientale

Fukushima: blackout crea crisi alle pompe di raffreddamento

Un blackout ha fermato le pompe di Fukushima causando un inizio di riscaldamento delle barre di combustibile dell’unità numero 4

Un banale guasto ad un quadro elettrico ha creato un blackout nell’approvvigionamento di energia elettica al complesso nucleare di Fukushima Daichii, colpito dalla catastrofe nucleare di 2 anni fa.

Le pompe per l’acqua sono ora bloccate da oltre 15 ore. La situazione più critica riguarda l’unità numero 4, dove la piscina di raffreddamento contiene 1560 barre di combustibile nuovo e irraggiato.

Questa mattina alle 10 (ora locale) la temperatura della piscina era salita a 30,5 °C, rispetto ai 25 °C di ieri. Siamo ancora lontani dal limite di sicurezza di 65 °C, ma secondo il portavoce della Tepco, al ritmo attuale di riscaldamento si potrebbe arrivare al livello di guardia nel giro di quattro giorni.

“Stiamo cercando di ripristinare l’energia entro quel limite”, ha aggiunto. Affermazione un po’ debole per un portavoce ufficiale, ma dopo tutti gli errori e le leggerezze commesse, la TEPCO non può che tenere le orecchie basse.

Un sistemo complesso come una centrale nucleare presenta numerose criticità ed anche un problema relativamente banale può avere conseguenze gravi e non essere di così facile riparazione a causa degli elevati livelli di radioattività.

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