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Cina, un nuovo allarme: 1.000 anatre morte nel fiume Nanhe

Non c’è pace sul fronte inquinamento in Cina: più di 1.000 anatre in decomposizione sono state ripescate dalle acque del fiume Nanhe, nella contea di Pengshan; lo riferisce l’agenzia stampa cinese Xinhua.

Le autorità cinesi avevano appena terminato nelle macabre operazioni di ripescaggio di 16.000 carcasse di maiali nelle acque dei fiumi Huangpu e Jiaxing, che bagnano entrambi la megalopoli di Shanghai (le acque dello Huangpu addirittura sono destinate ad uso domestico), nella provincia del Zhejiang, che subito un nuovo allarme inquinamento si è alzato dal Pengshan, una zona amministrata dalla provincia del Sichuan, che questa volta però ha colpito i grassi volatili.

Anche qui la cautela ed il tuttapostismo cui ormai i cinesi ci hanno abituati (e sullo smog a Pechino e sui maiali ritrovati morti nelle acque di Shanghai) sono garantiti dalle autorità, che riferiscono di aver deposto le anatre in una cinquantina di sacchi di plastica, disinfettati e a loro volta sotterrati sotto tre metri di terreno.

Non è stata identificata la causa della loro morte, ma le autorità locali garantiscono l’insussistenza di qualsivoglia pandemia, escludendo inoltre il rischio infezione per l’uomo; le acque del fiume Nanhe sono considerate ufficialmente non-potabili, scrive l’agenzia stampa cinese citando il funzionario governativo Liang Weidong.

Le autorità sarebbero comunque al lavoro per risalire alla causa di questa ennesima morte di massa di animali, che in Cina ormai è la seconda psicosi dell’anno (dopo l’aria che si taglia a fette nella capitale Pechino).

Via | Xinhua
Foto | Reuters / Courtesy of Idaho Department of Fish and Game

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