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Alimentazione

Pesce spada al mercurio: Guariniello apre un’indagine

Nella partita proveniente dalla Spagna valori quasi due volte superiori al limite consentito

Dopo un mese di allarmi sulle falle nella sicurezza alimentare nella filiera della carne, questa volta il campanello suona sul versante ittico, più precisamente per una consistente presenza di mercurio in una partita di pesce spada affumicato proveniente dalla Spagna.

Il pesce spada con una quantità di mercurio superiore alla norma è stato trovato durante un controllo di routine effettuato dall’ASL al mercato ittico di corso Ferrara, a Torino. Il pesce confezionato sotto vuoto e proveniente dalla Spagna è risultato non conforme al limite di mercurio di 1 mg per chilo: la quantità contenuta in questa partita (di circa 3,5 kg) era, infatti, di 1,9 mg per chilo. Il titolare della ditta è stato denunciato per commercio di alimenti pericolosi. Sulla vicenda il pubblico ministero Raffaele Guariniello, da sempre paladino della salute pubblica sui luoghi di lavoro e non, ha aperto un fascicolo per violazione della legge sulla tutela del consumatore e commercio di alimenti nocivi.

Anche se il pesce spada era confezionato sotto vuoto, una prima interpretazione della norma non esclude la responsabilità da parte del rivenditore all’ingresso, il quale è tenuto ad adempiere all’obbligo di controlli preventivi e non, come accaduto a Torino, successivi alle ispezioni dell’ASL. Nei prossimi giorni si procederà anche contro la ditta esportatrice iberica che ha sede a Barcellona.

La Food and Drugs Administration ha censito i pesci maggiormente a rischio di contaminazione da mercurio. Ad altissimo contenuto di mercurio sono cernia, pesce specchio, pesce spada, squalo e sgombro, ad alto contenuto, invece, ci sono branzino, ombrina, hallibut, tonno, trota di mare, pesce serra e astice. La FDA ne sconsiglia il consumo alle donne in stato di gravidanza.

Via | Help Consumatori

Foto © Getty Images

 

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