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Cronaca ambientale

Terremoto Iran 9 aprile 2013: sisma di magnitudo 6,3 nei pressi dell’unica centrale nucleare del Paese

Alle 12:52 (ora italiana) di quest’oggi una scossa di magnitudo 6,3 ha colpito l’Iran. Lo sciame sismico prosegue e nelle ultime cinque ore le scosse di assestamento successive alla prima sono state oltre venti di entità compresa fra magnitudo 3,6 e magnitudo 5,4.

Alle 12:52 (ora italiana) di quest’oggi una scossa di magnitudo 6,3 ha colpito l’Iran. Lo sciame sismico prosegue e, nelle ultime cinque ore, le scosse di assestamento successive alla prima sono state oltre venti, di entità compresa fra magnitudo 3,6 e magnitudo 5,4.

Inizialmente la Tv di Stato iraniana aveva annunciato quattro vittime, ma, secondo gli ultimi lanci di agenzia, i decessi sarebbero trenta e i feriti circa 650.

L’epicentro della scossa più forte è stato registrato nella parte meridionale del Paese, a circa 60 chilometri da Bushehr dove ha sede l’unica centrale nucleare dell’Iran.

La Croce Rossa ha fatto sapere che due villaggi, Shanbe e Sana, sono stati seriamente danneggiati dalle scosse, ma la società russa che ha costruito l’impianto nucleare di Bushehr ha comunicato che il reattore non avrebbe subito alcun danno. Secondo la Atomstroyexport la situazione è normale, il personale continua a lavorare e i livelli delle radiazioni sono nella norma.

La scelta di Bushehr per l’edificazione della centrale nucleare aveva destato qualche perplessità fra gli esperti, visto il pericolo di terremoti delle regione, ma il governo iraniano aveva deciso di proseguire e, anzi, proprio negli scorsi mesi il governo di Mahmoud Ahmedinejad aveva annunciato l’intenzione di creare sedici nuove centrali nucleari, alcune di queste proprio nella parte sud del Paese dove oggi si è verificato il terremoto. L’Iran è l’unico Paese a non aver firmato la Convenzione sulla sicurezza nucleare, istituita dopo l’incidente di Chernobyl del 1986 e sottoscritta da tutti i Paesi che ospitano centrali nucleari.

La scossa è stata avvertita anche sulla sponda occidentale del Golfo Persico: a Dubai e a Doha e Manama, capitali del Qatar e del Bahrein, dove gli uffici sono stati evacuati.

Foto © Getty Images

 

 

 

 

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