Seguici su

Alimentazione

Carne di volpe e di topo venduta come manzo: 904 arresti in Cina

Le frodi alimentari riguardano 20mila tonnellate di prodotti a base di carne

Le frodi alimentari del caso della carne di cavallo che hanno tenuto banco nei primi mesi del 2013 scompaiono al cospetto della notizia shock proveniente dalla Cina dove la polizia ha arrestato 904 persone per reati tra cui la vendita di carne di volpe, visone e topo spacciata per carne di manzo e montone.

L’episodio è soltanto l’ultimo degli scandali alimentari che hanno seminato il panico fra i consumatori cinesi negli ultimi anni, dall’olio da cucina riciclato alle sostanze chimiche pericolose nel latte in polvere per bambini. Sono 382 i casi di carni trattate con iniezioni di acqua, carni di animali malati, tossiche e nocive e finti montoni e manzi trovate dalle autorità cinesi. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 20mila tonnellate di prodotti a base di carne e all’arresto di 904 persone.

Ai rivenditori della provincia di Jiangsu viene contestata la vendita di falsa carne di montone ottenuta da volpi, topi e agenti chimici, mentre nella provincia del Guizhou venivano preparati artigli di pollo con perossido di idrogeno.

Fra i reati elencati vi sono la fornitura di carni di animali morti di malattia, la vendita di carni trattate con quantità eccessive di additivi chimici e la pubblicità ingannevole dei prodotti alimentari. Il ministro della Pubblica Sicurezza ha dichiarato che le indagini sulla carne tossica rientravano in un’inchiesta scaturita dopo che lo scorso marzo migliaia di suini morti erano stati trovati a galleggiare nel fiume Huangpu di Shangai.

In passato la Cina si era confrontata con tre grandi scandali di sicurezza alimentare: 1) il caso dell’olio da cucina riciclato dopo essere passato negli scarichi delle cucine; 2) la melamina in prodotti lattiero-caseari che nel 2008 ha portato alla morte sei bambini facendo ammalare 300mila persone; 3) il colosso statunitense dei fast food KFC ha avuto una lunga controversia con i fornitori di pollame cinesi che avevano venduto polli trattati con altissimi livelli di antibiotici.

Via | Daily Telegraph

Foto © Getty Images

 

Ultime novità