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ENERGIE

Smog, in Asia è un killer più pericoloso della malaria

Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Environmental Health Perspectives nelle aree ricche di smog e più inquinate dai metalli pesanti, nei paesi in via di sviluppo, i danni alla salute causati dall’inquinamento sono più gravi di quelli causati dalla malaria.

Lo smog fa male alla salute molto più che la malaria: lo studio di 373 siti in Indonesia, Filippine e India ha dimostrato, secondo i ricercatori della Icahn School of Medicine di New York, un’incidenza dell’inquinamento sulla salute umana ben più marcata dell’impatto che ha invece, nelle stesse zone del pianeta, la malaria.

Che vivere circondati dall’inquinamento non sia esattamente il top per la nostra salute è stato dimostrato più volte, ultima ma non ultima (non fosse per il fattore geografico) con la mappatura dell’incidenza dello smog sulla qualità della vita dei cittadini milanesi, avviata e realizzata dal professor Luigi Bisanti, Direttore del Servizio di Epidemiologia dell’Asl di Milano.

Che però l’inquinamento fosse più dannoso, nei paesi in via di sviluppo, della malaria è qualcosa che ha stupito in molti: degli 8,6 milioni di abitanti vicino ai siti di ricerca in Indonesia, India e Filippine, scrivono gli autori nello studio pubblicato sull’autorevole rivista Environmental Health Perspectives, circa 8 milioni soffrono di qualche malattia, disabilita’ o muoiono a seguito dell’esposizione costante all’inquinamento atmosferico: secondo gli studiosi due terzi di questi sono bambini o mamme in età fertile.

Piombo, cromo e altri metalli pesanti, tutti fattori di incidenza su gravi malattie cardiovascolari e respiratorie, che sempre più spesso hanno conseguenze peggiori, sulla salute umana, della tanto temuta malaria; insomma, la malattia che ha infettato l’umanità negli ultimi 50mila anni è oggi battuta su tutta la linea da ciò che l’uomo ha prodotto negli ultimi 200 anni: il folle inquinamento.

Di questo passo entro il 2050 la causa di morte principale su tutto il pianeta sarà l’inqiunamento, per quella che qualcuno ha ribattezzato Airpocalypse: secondo alcune indiscrezioni non confermate in Cina è già la quarta causa di morte prematura.

1,2 milioni di morti in Cina dal 2010: la stima fatta recentemente dal New York Times, riprendendo i dati dell’Oms, è spaventosa, ci figura un mostro più cattivo e spietato del nazismo. 1,2 milioni di morti. Il 40% del totale, sull’intera faccia della terra. Di questo passo potrebbero arrivare, sommando Cina ed India, a 3,6 milioni di morti all’anno nel giro di pochi anni.

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