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Il Salone del Libro è green: tante le proposte editoriali sull’ambiente

Altreconomia, Terre di mezzo e Chiarelettere, alla kermesse torinese tante le iniziative editoriali dalle guide ai libri d’inchiesta

Il Salone Internazionale del Libro è un appuntamento immancabile nella mia agenda sin dalla prima edizione, quando staccai, dodicenne, il primo biglietto. In questi 25 anni di storia ho potuto notare come sia cresciuto l’interesse dell’editoria nazionale verso le questioni ecologiche e ambientali. Non solo numerosissime inchieste, ma anche parecchie guide al consumo critico e a un nuovo approccio alla contemporaneità che recuperi i valori del legame con la natura.

Questo post, pertanto, non ha nulla di selettivo e non è un “best of” ma solamente una visita virtuale fra gli stand del Salone del Libro a vocazione green o che, comunque, propongono temi affini a quelli di Ecoblog.

Altreconomia

Saggi densissimi in agili tascabili sono i libri di Altreconomia, casa editrice nata intorno all’omonimo mensile che ha come temi principali il consumo critico e lo sviluppo sostenibile. Fra i titoli in catalogo segnalo Salviamo il paesaggio di Luca Martinelli, giornalista da sempre interessato alla difesa del suolo e dei beni comuni, Fare un libro con gli scarti di Troglodita Tribe, I semi e la terra di Davide Ciccarese che racconta  di come la piccola agricoltura sia un beneficio per tutti, non solo per chi la pratica, ma anche per chi se ne nutre. Vino critico a cura dell’Officina Enoica è una guida ai vini di relazione, artigianali e naturali. Al Salone c’è anche Cucinare in pace di Marinella Correggia, con ricette ed idee ecologiche, veg e non violente per cucinare in armonia.

Terre di mezzo

Terre di Mezzo propone ioRicreo, di Francesco Di Biasio e Maddalena Gerli, una raccolta di 49 progetto per dare una seconda vita ai rifiuti: lampade dalle grucce, quadri fatti con vecchi cd, candelabri da un cucchiaio. Centoventotto pagine a 12 euro, ma con il risparmio che ne seguirà si andrà in attivo!

Chiarelettere

C’è un libro che avevo nel mirino da diverse settimane, quello di Luca Rastello e Andrea De benedetti che si chiama Binario Morto e che percorre il famoso corridoio Lisbona-Kiev, quello della Tav che non c’è e che se mai si farà non sarà finita prima del 2073. Venduto dalla politica bipartisan che persevera in un modello di sviluppo ottocentesco e autodistruttivo, il progetto è un teatrino di falsità la cui smentita è a portata di mano: basta andare a Lisbona per scoprire che il Portogallo ha rinunciato, oppure in Slovenia, Paese che rischia il default e ha ben altro a cui pensare. Insomma De Benedetti e Rastello (uno dei più bravi giornalisti italiani, autore di Io sono il mercato libro che ha ispirato parecchie pagine di Zero Zero Zero di Roberto Saviano) fanno un’indagine come si deve, di quelle di una volta. Edita Chiarelettere: 12,90 euro ben spesi.

Foto | Davide Mazzocco

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