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Benetton si impegna per le vittime del Rana Plaza con la Ong BRAC

Benetton ha stretto con la Ong BRAC un accordo per sostenere le vittime del crollo del Rana Plaza a Dacca in Bangladesh

L’annuncio arriva attraverso una nota e la dichiarazione è di Biagio Chiarolanza, Amministratore Delegato di Benetton Group, ossia colui che aveva ammesso la sub fornitura dalla fabbrica crollata con il Rana Plaza lo scorso 24 aprile :

Benetton Group si impegna a fornire nell’immediato un primo aiuto finanziario per arti artificiali e interventi chirurgici rivolti alle persone rimaste ferite nel crollo del Rana Plaza. Stiamo inoltre sviluppando, in stretta collaborazione con BRAC, un programma a lungo termine principalmente focalizzato sulle famiglie che hanno perso la loro unica fonte di reddito in seguito alla disgrazia, e che prevede inoltre diverse forme di supporto, tra le quali interventi di assistenza psicologica e di riabilitazione per le vittime rimaste ferite e corsi di formazione per i lavoratori.

Dunque un passo oltre quella richiesta di impegno con la sottoscrizione del Fire and Building Safety Accord, ossia l’impegno come spiega Deborah Lucchetti di Abiti Puliti:

delle imprese internazionali a pagare per la messa in sicurezza degli edifici, unitamente ad un ruolo centrale dei lavoratori e dei loro sindacati.

Benetton per presenziare il suo aiuto a Dacca ha scelto la Ong BRAC impegnata dal 1972 a sostenere persone in povertà e particolarmente impegnata in Bangladesh e tra le prime organizzazioni internazionali a prestare soccorso.

Naturalmente questi sono solo i primi passi giunti all’epilogo di una tragedia in cui sono morte oltre 1100 persone nel crollo del Rana Plaza, edificio destinato a ospitare un centro commerciale a Dacca ma dentro cui avevano trovato posto 5 fabbriche tessili.

Le implicazioni di Benetton in qualità di committente per le forniture di tessili sono emerse dopo che un fotografo dell’AFP ha scattato l’immagine dei capi di abbigliamento con l’etichetta della multinazionale veneta tra le macerie del Rana Plaza. Il proprietario del Rana Plaza è stato poi arrestato.

Il danno di immagine per Benetton però è ancora in atto tant’è che proprio ieri un gruppo di manifestanti del centro sociale Morion di Venezia ha occupato il negozio Benetton a Ponte di Rialto mentre ignoti a Trieste ha imbrattato le vetrine di un negozio del brand al centro lasciando la scritta “United Horror of Benetton”.

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