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Animali

Pesticidi e api, l’Efsa rilascia un parere inquietante e l’Europa si muove

L’Efsa rende un parere inquietante sui pesticidi neonicotinoidi responsabili della moria delle api e l’Europa inizia il suo intervento per interdire i prodotti.

L’Europa potrebbe vietare alcuni antiparassitari accusati di essere causa della moria delle api. La nota pubblicata oggi proprio dall’EFSA che con il solito intricato giro di parole ammette che si ci sono rischi per le api connessi all’uso di tre sostanze neonicotinoidi, clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam contenute negli antiparassitari.

Ha detto Frederic Vincent, portavoce del Commissario europeo responsabile della salute e consumatori:

EFSA ha fornito risultati inquietanti sugli effetti di tre tipi di sostanze sul nettare e polline. Questa settimana sarà inviata una lettera ai gruppi Bayer e Syngenta, che producono i pesticidi con i neonicotinoidi, le sostanze incriminate (clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam), tra cui Cruiser OSR, chiedendo loro di rispondere alla relazione, e avranno tempo per farlo fino al 25 gennaio.


C’è da dire che alcuni Stati europei già sono intervenuti nel ritirare le licenze ai prodotti analizzati. In Francia, il ministro dell’Agricoltura, Stéphane Le Foll ha fatto ritirare il 29 Luglio 2012 l’autorizzazione alla vendita del Cruiser OSR utilizzato nel trattamento delle sementi di colza. Il suo utilizzo sul mais resta controverso e momentaneamente non è stato vietato. Anche in Italia è stato sospeso e in Germania vietato l’uso di pesticidi per la concia del mais; nei Paesi Bassi è vietato per il trattamento di piante che attirano le api, mentre in Slovenia è totalmente sospeso.

A smuovere già l’Europa, ma come responsabilità dei singoli Stati membri due studi indipendenti che hanno creato allarme sia nella comunità scientifica sia tra i governi.

Intanto la Commissione europea ha deciso di inserire l’argomento all’ordine del giorno della riunione del comitato permanente della UE responsabile di questi problemi in programma per il 31 gennaio.

Via | Ma Planete
Foto | Flickr

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