In arrivo i nuovi "super" autovelox intelligenti: quali multe potranno fare - ecoblog.it
Due nuovi dispositivi ad alta tecnologia entreranno in funzione in Italia: possono rilevare sorpassi, smartphone, cinture e altro ancora
Un cambiamento significativo si profila sulle strade italiane a partire dal 2026. Due autovelox di nuova generazione stanno per essere installati in varie zone del Paese e non si limiteranno a controllare la velocità. Questi strumenti potranno individuare anche infrazioni complesse, come il mancato uso della cintura, l’utilizzo del telefono durante la guida o il sorpasso in tratti vietati. Saranno capaci, addirittura, di “guardare” dentro l’abitacolo delle auto, grazie a sofisticate telecamere abbinate a intelligenza artificiale. Il loro obiettivo dichiarato è quello di aumentare la sicurezza stradale, ma la questione economica non è secondaria: le sanzioni aumentano e con esse il rischio per gli automobilisti.
Come funzionano i nuovi dispositivi e dove saranno installati
Il primo modello si chiama Navigard ed è destinato a comparire sulle autostrade italiane. È un sistema che unisce le funzioni tradizionali dell’autovelox con quelle di un tutor, rilevando sia la velocità istantanea che quella media. Ma non si ferma qui. È in grado di rilevare infrazioni più complesse, come sorpassi azzardati, guida contromano e inosservanza delle corsie obbligatorie, soprattutto per i mezzi pesanti.

Questo è possibile grazie a una combinazione di sensori installati sull’asfalto, radar e telecamere intelligenti che lavorano in sinergia. L’algoritmo elabora le informazioni in tempo reale e può comunicare la presenza di veicoli fermi o ostacoli, migliorando anche il tempo di risposta in caso di incidenti. Il secondo dispositivo, destinato a essere adottato principalmente dai Comuni, si chiama SafeDrive. È stato progettato in Italia da una società con esperienza nella produzione di autovelox.
La vera novità è la sua capacità di catturare immagini dettagliate all’interno del veicolo, pur rispettando i parametri di privacy. Le persone riprese vengono offuscate, e solo in caso di contestazione viene resa visibile l’immagine originale. Il costo per ogni unità è di circa 20 mila euro, ma secondo i produttori l’investimento viene ampiamente compensato dalle potenziali entrate da multe. Ed è proprio questo a far discutere. La possibilità di rilevare violazioni più difficili da dimostrare, come la guida con il telefono in mano o senza cintura, apre a un nuovo tipo di controllo capillare. Le prime installazioni sono attese già all’inizio del prossimo anno e interesseranno soprattutto strade ad alta densità di traffico urbano.
Le nuove sanzioni e quanto può costare una distrazione alla guida
Questi autovelox non solo estendono lo spettro delle infrazioni rilevabili, ma aumentano anche il rischio di ricevere multe molto più salate. Il Codice della Strada prevede già per l’eccesso di velocità sanzioni che vanno da 42 a 3.389 euro, a seconda della gravità. Ma con l’introduzione dei nuovi dispositivi entrano in gioco altri tipi di violazione. Per esempio, l’uso del cellulare durante la guida può costare fino a 2.588 euro, se si è recidivi.
Il mancato uso delle cinture comporta sanzioni da 80 a 323 euro, mentre per chi effettua sorpassi vietati si va da un minimo di 42 fino a 665 euro. E chi guida contromano rischia da 163 a oltre 650 euro. La combinazione di queste infrazioni, rilevabili contemporaneamente dallo stesso autovelox, rende evidente l’aumento del carico sanzionatorio a cui saranno soggetti gli automobilisti.
Secondo alcune stime, l’effetto deterrente potrebbe risultare immediato. Sapere di essere osservati — e che ogni dettaglio può essere rilevato — potrebbe spingere molti a mantenere comportamenti più prudenti. Ma resta aperto un dibattito acceso: l’uso di tecnologie avanzate deve servire alla prevenzione o alla repressione? Se da un lato le strade diventeranno probabilmente più sicure, dall’altro cresce il timore che gli autovelox intelligenti possano diventare uno strumento per fare cassa, soprattutto per quei Comuni che contano sulle entrate delle contravvenzioni per bilanciare i bilanci. In ogni caso, la diffusione di queste tecnologie segna un nuovo capitolo nel rapporto tra automobilisti, tecnologia e sanzioni. E sarà difficile, d’ora in avanti, pensare di poter violare il Codice della Strada senza essere visti.
