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Emergenza rifiuti a Palermo, Legambiente: “Silenzio assordante sui media”

Legambiente lancia l’allarme: Palermo è in piena emergenza rifiuti, la discarica di Bellolampo è una bomba ecologica, ma nessuno ne parla. Per capire l’entità della crisi rifiuti nella discarica palermitana, infatti, basta leggere i numeri. Li riporta “La Sicilia”:
Secondo un calcolo dell’Amia, l’azienda che gestisce l’igiene ambientale, la sostanza fonte di inquinamento della falda acquifera, era nel sito di stoccaggio dei rifiuti, di 10 mila tonnellate nel novembre 2009. Ma il 17 maggio ha raggiunto quota 100 mila tonnellate. Altre 45 mila sono state rimosse
A spaventare, oltre alla quantità del percolato, il trend di crescita. Per questo motivo la Regione ha preso i primi provvedimenti, stanziando 12 milioni di euro ma, a detta di Legambiente, il problema sta al Comune di Palermo che in sette anni ha trasformato l’Amia (l’Azienda Municipalizzata Igiene Ambientale) nel solito carrozzone politico:
A Palermo i riflettori dovrebbero essere puntati direttamente sulla maggioranza di centro destra che qui governa da ben sette anni consecutivi e che ha trasformato l’Amia in un carrozzone clientelare fino a portarla al fallimento. Questa emergenza non è paragonabile a quella campana del 2007, dove esisteva un problema di capienza delle discariche, qui il disastro è frutto della totale incapacità gestionale di una società ormai in amministrazione controllata, e dei gravissimi errori venuti alla luce con la progettazione la realizzazione dell’ampliamento della discarica di Bellolampo attuati dalla stessa Amia
Così esprime il suo dissenso Mimmo Fontana, presidente regionale siciliano di Legambiente, mentre il presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, allarga la visuale fino ad abbracciare tutta la politica regionale di gestione dei rifiuti:
Sono evidenti le responsabilità storiche nella politica regionale dei rifiuti tanto che la Sicilia è saldamente all’ultimo posto per le percentuali di raccolta differenziata rispetto alle altre regioni. Ci sono forti interessi politici di parte che impediscono all’emergenza di occupare le prime pagine dei giornali e le aperture dei Tg. Ben altro è stato l’atteggiamento nei confronti dell’emergenza campana
La discarica di Bellolampo, ad appena cinque chilometri dal centro abitato di Palermo, è l’emblema di questa cattiva gestione: nata nel 1961 è cresciuta negli anni a dismisura tramite successivi ampliamenti. Oggi si estende su una superficie di 130.000 mq ed è dotata di un impianto di recupero e valorizzazione del biogas, un impianto di termodistruzione di Rifiuti Solidi Ospedalieri, un impianto di stoccaggio ed uno di depurazione del percolato.
Questi ultimi due, evidentemente, non funzionano molto bene…
Via | La Sicilia, Legambiente, Amia
Foto | Flickr
