Agricoltura
Pesticidi nel piatto 2010: Agrofarma smentisce tutto

Agrofarma Federchimica si dichiara “stupita” dal rapporto Pesticidi nel piatto di Legambiente. Secondo il rapporto, presentato pochi giorni fa, sarebbero in crescita sia i campioni di ortofrutta contaminati da pesticidi sia la pericolosità delle sostanze utilizzate in agricoltura, con un ritorno (fortunatamente su un unico campione ma comunque inquietante) del DDT.
Secondo l’associazione di categoria dell’industria agrofarmaceutica, però, i dati di Legambiente sarebbero smentiti da quelli ufficiali:
In relazione a quanto emerso dalla conferenza stampa di Legambiente, Agrofarma-Associazione nazionale imprese agrofarmaci, che fa parte di Federchimica, esprime la propria sorpresa nel constatare come Legambiente smentisca le valutazioni delle autorità competenti preposte al controllo. In Italia le produzioni agroalimentari sono estremamente controllate e le rigorose verifiche effettuate su migliaia di campioni forniscono un quadro del tutto rassicurante per il consumatore che smentisce i toni allarmistici diffusi da Legambiente
Agrofarma, poi, entra nel merito e critica le conclusioni di Legambiente. In particolare per quanto riguarda la presenza di campioni con residui multipli, cioè residui di più sostanze chimiche nello stesso prodotto:
Per quanto riguarda la possibile presenza di residui multipli, esaminata da molti scienziati in tutto il mondo e da molte autorità, ad oggi non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri l’esistenza di un effetto additivo o addirittura potenziante dei residui multipli, quando questi sono presenti ai livelli riscontrati negli alimenti. Gli esperti della Fsa per esempio, l’agenzia per la sicurezza alimentare del Regno Unito, si sono più volte interessati al problema dei residui multipli ed hanno concluso che non c’è motivo di supporre che essi rappresentino una minaccia per la salute dell’uomo
In chiusura, l’industria del fitofarmaco si toglie un sassolino dalla scarpa e torna a parlare della moria delle api che ha portato, circa due anni fa, al divieto di utilizzo dei neonicotinoidi:
Per quanto riguarda la moria delle api, si ricorda che i neonicotinoidi, gli agrofarmaci ritenuti responsabili del fenomeno, sono stati sospesi da quasi due anni e ciò non ha comportato una diminuzione della moria, come riconosciuto in diverse occasioni dalle stesse associazioni di apicoltori
Tra Legambiente e Agrofarma, quindi, la guerra sembra che non sia destinata a finire a breve.
Via | Agricolturaonweb
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