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Pm10 e decessi. Nomisma denuncia: un binomio troppo stretto!

Altro che mobilità sostenibile! Il quadro dei centri urbani nel nostro Paese è davvero sconfortante! Infatti, sono dati agghiaccianti quelli presentati nella giornata di ieri dalla Nomisma sulla concentrazione di polveri pesanti nelle nostre maggiori città e sui riflessi che essa produce inevitabilmente sulla nostra salute. Così, stando ai valori registrati nel triennio di osservazione 2006-2008, 5.876 sarebbero i decessi legati, ogni anno, all’inquinamento atmosferico. Di questi, 534 sono dovuti a tumori alla laringe, ai bronchi, ai polmoni o alla trachea.
Delle città prese in esame, la maggior parte delle “maglie nere” – con concentrazioni medie di Pm10 di gran lunga superiori ai valori limite – si concentra al nord Italia con Torino (56,5), Milano (49,5), Bologna (41,3),Verona (47) e Padova (46,7). Il tetro primato di morte maggiormente legate allo smog spetta però a Roma (40,4) con 1.508 decessi registrati come collegati a vario titolo, a patologie afferenti l’inquinamento atmosferico. A Milano sono 906 e a Torino 813. Chiudono la lista nera: (130), Messina (124) e Catania (110). Inevitabile, ma terribilmente riduttivo, inutile e scontato, è arrivato l’intervento del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo:
Occorre al più presto un decreto che limiti la circolazione dei mezzi pesanti
