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Le imprese italiane preferiscono ripulire anziché non sporcare

La perdita di competitività delle imprese del nostro Paese è un fenomeno che potrebbe essere spiegato, fra le tante cose, con un dato non particolarmente positivo emerso proprio in questi giorni. Secondo un’indagine dell’Istat infatti sarebbero pochissime le aziende che investono su tecnologie pulite; si tratta di un atteggiamento molto prudente nel breve periodo, tuttavia poco lungimirante nel medio-lungo termine.
Per il 2008 le imprese industriali avrebbero realizzato prevalentemente più investimenti atti a rimuovere l’inquinamento dopo che questo è stato prodotto, anziché integrare i propri impianti con tecnologie sostenibili, che contribuiscono invece a rimuovere alla fonte l’inquinamento generato dal processo produttivo.
La spesa complessiva per investimenti ambientali delle imprese dell’industria è stata di circa 1,8 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi (il 79% del totale) per gli investimenti in impianti ed attrezzature per l’abbattimento dell’inquinamento dopo che questo è stato generato, mentre appena il 21% della spesa è stato destinato all’acquisto o integrazione di tecnologie capaci di ridurre alla fonte l’inquinamento derivante da processo produttivo.
