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Bari, il sindaco Emiliano insegue su Facebook i netturbini sfaticati

Se fino a ieri era Matteo Renzi a gestire l’emergenza neve dalle pagine di Fb, oggi c’è Michele Emiliano sindaco di Bari a cercare di mettere sull’avviso i netturbini fancazzisti, ossia sfaticati.
La foto che vedete in alto è stata presa dalla pagina del sindaco e inviata da un cittadino che scrive:
ore 9,30 mattino:operatori ecologici al ”lavoro”!!
e a seguire una serie di commenti di cittadini inferociti che denunciano come la loro zona sia terra di nessuno e costantemente sporca. I netturbini parlano. Non sappiamo se si stanno organizzando il lavoro, se fanno una breve pausa o altro. Ma di una cosa siamo certi, che la gente sta imparando che conviene denunciare sopratutto in merito a problemi connessi all’ambiente.
Il sindaco, dal canto suo, invita i netturbini a farsi avanti e a spiegare la situazione. La Cgil invece si incazza e rifiuta il gioco allo “sputtanamento” e attacca il primo cittadino e evidentemente tutti i cittadini stufi di avere i sacchetti di rifiuti sulle strade. Scrive Giuseppe Gesmundo segretario generale FP Cgil Bari:
Anche per noi sarebbe troppo facile “sputtanare” vizi e vizietti dei politici, ma piuttosto che scadere sul più becero populismo preferiamo affrontare le questioni nel merito e nei luoghi deputati. Ci sono tante soluzioni diverse e più “civili” per affrontare il problema, per esempio bisognerebbe responsabilizzare gli stessi dirigenti a svolgere adeguato controllo, incentivare i dipendenti e al contempo auspicare una solidarietà verso quei lavoratori (anche pubblici) che in questo momento stanno attraversando uno dei momenti più bassi dal punto di vista dei diritti, e riconoscere e informare (anche tramite stampa) che gli stessi sono sforniti di mezzi e strumenti adeguati con cui lavorare.
Il sindaco Michele Emiliano, però risponde proprio da Fb così:
La CGIL si arrabbia con me, accusandomi di avere fomentato una campagna di stampa. Non è vero. Ho solo dato voce (foto) ad un cittadino che chiedeva spiegazioni. I lavoratori ritratti nella foto non hanno fornito alcuna spiegazione. Ed il sindacato neppure. E questa omertà non è più consentita a nessuno. Confrontatevi …qui o dove altro volete, ma confrontatevi con gli italiani.
