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Spagna: obbligatorio il limite di 30 km/h per le auto in tutte le città

Fa discutere l’iniziativa che il Governo spagnolo ha deciso di adottare nel breve termine; è stata infatti varata una riforma nazionale della circolazione per abbassare il limite di velocità a tutte le strade urbane di quartiere da 50 a 30 km/h. La decisione, confermano dal Ministero spagnolo dei trasporti, si è resa necessaria per la volontà di rendere principalmente più sicure le strade per i pedoni, ma anche per ridurre l’inquinamento.
La misura, si legge, riguarderà tutte le strade urbane ad eccezione delle grandi arterie cittadine a due o più corsie. L’introduzione del regolamento, che in Italia è stato portato avanti (spesso fra mille polemiche) soltanto da alcune Amministrazioni Comunali, ha creato non pochi interrogativi fra la popolazione dello Stato iberico tanto che un sondaggio il 57% ha definito controproducente l’iniziativa. Il dubbio è lo stesso che è venuto a tanti cittadini italiani quando nel proprio Comune si è legiferato in favore della creazione di zone 30; se da un lato infatti si è trovato consenso per quel che riguarda la sicurezza, da un altro sono sorti dubbi sull’inquinamento.
A tal proposito ci chiediamo: siamo davvero sicuri che con le automobili di cui disponiamo (praticamente tutte con motore a scoppio) ci sia effettivamente un vantaggio in termini di consumi ed emissioni imponendo un limite di marcia così basso? Il fatto che a minori velocità si inquini meno può essere vero in certi casi, ma non esserlo in altri. Al di là degli evidenti dubbi su questa cosa è comunque interessante rimarcare un’altra interessante novità della normativa in materia di mobilità: il direttore generale del Traffico, Pere Navarro, ha infatti comunicato che le biciclette saranno considerate mezzi preferenziali (e non più “alternativi) per viaggiare nei centri urbani.
Si tratta effettivamente di un’interessante novità, infatti, spiega Navarro, d’ora in poi (non appena la normativa verrà ufficialmente introdotta) le bici potranno circolare anche nel mezzo della strada e non più solo sul lato destro come previsto oggi, dando inoltre anche la possibilità, qualora sussistano le condizioni, di permettere la circolazione delle biciclette nel senso contrario a quello degli altri veicoli.
Via | Lavanguardia.es
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