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Auto elettriche: l’Italia resta ferma al palo

Leggevo con una certa curiosità alcuni dati riportati dal sito Assicurazione.it, secondo i quali l’introduzione dell’auto elettrica in Italia al momento è pura utopia. Nulla di ciò che già non si sapesse ovviamente, eppure fa un certo effetto osservare che mentre da altre parti (come molto spesso accade) si cominciano ad intravedere iniziative di sovvenzione all’acquisto di veicoli elettrici, nel nostro Paese tutto prosegue nel silenzio più assordante. Da quanto si legge infatti le auto alimentate con combustibili alternativi guidate in Italia da privati sono appena il 4% (numero fermo da due anni) del parco auto circolante, con le elettriche che rappresentano soltanto una parte infinitesimale di questa già esigua percentuale.
Da alcune indagini, fanno sapere da Assicurazione.it, sembrerebbe però che gli italiani abbiano un forte interesse verso le auto elettriche; tuttavia l’acquisto di questi veicoli sarebbe frenato da due ostacoli: innanzitutto i prezzi troppo alti (oltre che una certa reticenza sulle prestazioni) e in secondo luogo le poche stazioni di rifornimento per questo tipo di mezzi. Come cambiare questo trend? Qualcuno fa notare che in questo quadro con poche speranze di sviluppo all’orizzonte manchino due cose fondamentali ovvero l’introduzione degli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici (ben presenti in altre realtà) e l’installazione di un numero adeguato di colonnine di ricarica, condizione senza la quale la mobilità elettrica non potrà mai avere lo start-up.
Nonostante tutto, pur condividendo questa tesi, credo che bisognerebbe guardare oltre e tenere a mente che per lanciare la mobilità elettrica servirebbe prima di tutto un vero piano energetico nazionale; non dimentichiamoci infatti che l’elettricità rappresenta un vettore e non una fonte quindi come tale va prodotta, problema quest’ultimo forse troppo spesso sottovalutato dagli addetti ai lavori. Vi immaginereste se soltanto un terzo dei nostri automobilisti decidesse nei prossimi dieci anni di acquistare un veicolo elettrico? Di quanto aumenterebbe la domanda di elettricità nel Paese?
A tal proposito credo che prima di tutto si dovrebbe iniziare a parlare del problema energetico e della messa a punto di un piano a lungo termine a 360 gradi anziché dare una visione semplicistica delle cose facendo ruotare la questione dell’approvvigionamento soltanto attorno alla questione nucleare e al taglio degli incentivi alle rinnovabili. Forse soltanto con la messa a punto di un piano energetico nel lungo periodo si riuscirà un giorno anche qui da noi a portare avanti discorsi complessi come per esempio quello della conversione del settore trasporti alla mobilità elettrica.
Via | Assicurazione.it
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