Acqua
Charles Fishman: La grande sete, l’era della scommessa sull’acqua
Nel libri di Fishan i segreti del commercio e della speculazione dell’acqua

Ho appena terminato di leggere il primo capitolo del libro di Charles Fishman (a sinistra nella foto) La grande sete, l’era della scommessa sull’acqua (ed. Egea Euro 28). Oltre la sequenza impressionante di dati, circostanze, analisi e fatti emerge il grande mercato globale dell’acqua e il commercio e assieme lo scialo che viene fatto di questa preziosissima risorsa.
Sgombra il campo Fishman da ogni santino ambientalista: l’acqua non è destinata a esaurirsi e il Pianeta è una macchina in grado di produrre acqua potabile. L’acqua però è preziosa perché oggetto di speculazione e sperequazione: ogni giorno 4 persone su 10 usano 5 litri di acqua che noi non definiremmo esattamente potabile a fronte di un americano che usa 70 litri di acqua al giorno potabile, limpida e cristallina per ogni tiro 5 tiri di sciacquone dopo la pipì.
Perciò focalizza la sua analisi sulla ricchezza e sulla povertà e sulla sperequazione dell’acqua. E sul perché rischiamo di perdere tutti, poveri e ricchi il diritto al suo accesso. Ne aprofitto, prima di riportarvi un frammento delle parole del suo libro, di ricordarvi che il 12 e 13 giugno voteremo i referendum per il diritto all’acqua pubblica, per non avere il nucleare e contro il legittimo impedimento.
Scrive Fishman:
È come se l’acqua del rubinetto non fosse da considerare con rispetto e riconoscenza ma con un pizzico di sufficienza, quasi con disprezzo. È ovvio che non possiamo chiamare la Sanpellegrino di turno se la nostra casa prende fuoco. È come dire che da quando esistono i servizi di corriere espresso si possa fare a meno della Posta. Se ci lasciamo sfuggire di mano l’accesso universale e costante all’acqua, non sarà poi facile riottenerlo. Ma per mantenerlo non è sufficiente pagare la bolletta a fine mese. Se vogliamo essere pronti per la nuova era, dobbiamo liberarci dalla scarsa considerazione che le riserviamo e dai cliché. Dobbiamo riscoprirne il vero valore e l’impegno necessario per distribuirla. Una delle incongruità del nostro rapporto con l’acqua è che proprio nel momento in cui non è più disponibile, in cui davvero sparisce. Ecco che allora diventa pressantemente visibile.
Infine se desiderate seguire le conferenze dell’autore, in tour promozionale in Italia, trovate qui il calendario.
