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Auto elettriche a zero emissioni? I consumatori europei se lo chiedono
Le vetture elettriche non sarebbero a emissioni zero, dipende da quale fonte energetica viene usata per ricaricarle

Le auto elettriche sono davvero veicoli a zero emissioni? La domanda la fanno le associazioni europee dei consumatori che chiedendo di valutare l’intero ciclo di emissioni di CO2, dunque incluse quelle per l’approviggionamento dell’elettricità usata per caricare le batterie dei veicoli elettrici. Infatti, secondo i consumatori a causa delle pressioni commerciali e politiche per spingere la diffusione di auto elettriche come veicoli a zero emissioni si sta portando avanti un messaggio fuorviante.
Spiega Werner Kraus presidente della FIA (Fédération Internationale de l’Automobile):
Pur sostenendo la spinta verso i veicoli elettrici, i nostri club chiedono maggiore trasparenza e coerenza nella valutazione del ciclo di emissioni di Co2 nei veicoli plug-in.
Non solo, ma avverte la FIA che i prezzi delle auto elettriche sono ancora troppo elevati e dunque la loro diffusione ne è rallentata. Inoltre sono da calcolare attentamente i costi e spiega Kraus:
Il totale dei costi di esercizio devono anche essere studiati e presentati in modo chiaro ai consumatori. Non è possibile un passaggio automatico alle vetture elettriche perchè c’è uno svantaggio economico per gli automobilisti.
Inutile dirlo che in Europa c’è incertezza in merito all’acquisto di auto elettriche. Dudley Curtis, manager della comunicazione a Bruxelles per una Ong per trasporti e ambiente avverte che molte tecnologie green non sono in realtà compatibili con l’ambiente, in particolare i biocarburanti e le auto elettriche se l’energia per ricarcarle arriva dal carbone o dal petrolio.
Ingolf Schädler, vice direttore generale per l’innovazione presso il ministero federale austriaco per i trasporti, l’innovazione e la tecnologia, conferma l’incertezza che regna nelle amministrazioni pubbliche in merito al sostegno per la diffusione delle auto elettriche e ha chiesto, durante una conferenza a Bruxelles, all’industria automobilistica maggiore chiarezza. Perciò la FIA ha avanzato la proposta per un sistema di etichettatura più trasparente, una maggiore integrazione sulla pianificazione urbana e per le politiche di approvvigionamento per i veicoli plug-in.
Nel frattempo, però si devono adottare altre soluzioni per ridurre le emissioni di CO2 nel settore trasporti che a livello mondiale dipende per il 96% dal petrolio.
