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Acqua

Non ci sono più pesci nel mare?

Lo sfruttamento dei mari sta provocando lo spopolamento delle specie più comuni di pesce, ma non ne abbiamo memoria


La memoria della nostra gioventù o quella dei nostri parenti più anziani è spesso fondamentale quando dobbiamo renderci conto di un problema ambientale. Quanti di voi avranno potuto apprezzare con i loro occhi la devastante cementificazione delle nostre coste semplicemente ricordando come “fino a qualche anno fa” l’ambiente fosse incontaminato? Spesso basta una semplice fotografia, non necessariamente in bianco e nero, per rendersi conto dei danni causati dall’uomo e dallo sviluppo sfrenato.

Come facciamo ad avere la stessa cognizione di causa quando si parla dello spopolamento dei mari prodotto dalla pesca industriale? Difficile, se non impossibile, non fosse altro perché il “problema”, è proprio il caso di dirlo, è “sommerso“. Non solo, il violento spopolamento era già abbondantemente avviato quando la maggior parte di noi era già nato e non era cosciente della dimensione del problema. Ci viene incontro un interessante articolo del Guardian che riporta una gif animata (qui nel post nella sua versione statica) che mostra visivamente la diminuzione degli stock ittici dell’Oceano Atlantico nel giro di 100 anni, dal 1900 al 2000.

Quando un’immagine vale più di mille parole.

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