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Emergenza rifiuti a Napoli, il video delle isole ecologiche mobili

isole ecologiche mobili e raccolta differenziata, napoli prova a uscire dall’emergenza rifiuti

Primi passi verso la normalità. Ecco cosa sta accadendo a Napoli in queste ore in una città sepolta sotto la monnezza di anni di emergenza rifiuti. Nessuna promessa miracolistica, ma piccole azioni che contribuiscono a creare una rete di raccolta differenziata. Si inizia con l’ordinanza del sindaco de Magistris e si prosegue con la prima installazione di isola ecologica mobile (il video in alto) voluta dall’assessore all’Ambiente Sodano nonché vicesindaco. Il Ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, assicura che per incentivare la raccolta differenziata in Campania ci saranno 150milioni di euro e provvedimenti ad hoc che aiutino il trasferimento della monnezza.

Le cronache del mainstream mediatico ci raccontano di tafferugli, sacchetti bruciati, roghi, omettendo di scrivere o di dire che sono atti intimidatori della camorra ai danni dei cittadini napoletani perbene.

I punti del programma di Sodano sono:

  1. Ogni municipalità aprirà la sua isola ecologica in tempi brevi.
  2. Altri siti 3 di trasferenza sono stati individuati nel comune di Napoli piuttosto che altrove perché non è sua intenzione fomentare guerre tra territori.
  3. Mancano appena 60 giorni di tempo perché i cittadini producano un’opposizione legale al disastroso Piano Rifiuti della Regione.
  4. Contatto diretto con la Comunità Europea per ottenere uno stralcio dei fondi destinato al Piano dei Rifiuti della Regione ancora bloccato e farsi assegnare, presentando un Piano dei Rifiuti Comunale adeguato, la quota spettante alla città di Napoli.

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