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Artide e Antardide

Clima 2050: esodo verso la Groenlandia

emigrazione verso il Nord del Pianeta alla ricerca di condizioni migliori di vita, la previsione per il 2050


Leggo su Il Mattino di oggi (pag. 21) della presentazione di 2050. Il futuro del nuovo Nord scritto da Laurence C. Smith e pubblicato da Einaudi (euro 30). In sostanza dal 2050 in poi l’umanità emigrerà in un grande esodo a Nord verso il Circolo polare artico, Groelandia, Norvegia, Russia, Finlandia e Canada perché le condizioni climatiche e di vita saranno migliori.

Smith è un geografo e non scrive un testo di futurologia ma piuttosto una stretta analisi, su dati attualmente disponibili. Diciamo una previsione ragionata e per niente emotiva o sensazionalistica. In sostanza le quattro forze globali ossia sviluppo demografico, esaurimento e ricerca di risorse naturali, cambiamenti climatici e globalizzazione saranno gli assi su cui si svilupperà o perirà l’umanità ai 4 angoli del Pianeta.

Leggo da Il Mattino a firma di Francesco Romanetti:

E’ dunque tenendo conto di questi modelli che C.Smith azzarda la sua radiografia di un futuro, neanche tanto remoto, dove le regioni e gli stati più vicini al Circolo Polare artico prospereranno. Lassù al Nord ci saranno terre più fertili, riserve idriche in abbondanza, clima più mite, sistemi politici più evoluti. E noi quaggiù subiremo invece siccità, alluvioni, invecchiamento della popolazione, sovraffollamenti urbano…

Curiosamente gli stati indicati da Smith sono quelli che sorgono su un immenso serbatoio di petrolio non ancora sfruttato e causa di parecchi grattacapi internazionali. Il che mi lascia perplessa e mi fa riflettere sul fatto che l’emigrazione-esodo a cui fa riferimento Smith non sarà condizionata dai cambiamenti climatici ma dall’uso del poco petrolio che sarà rimasto.

Foto | Flickr

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