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Edf condannata per aver spiato Greenpeace France
affare spionaggio a greenpeace francia, EDF condannata dal tribunale di Nanterre

EDF, colosso dell’energia (anche nucleare) francese è stato condannato con il pagamento di un ammenda da 1,5milioni di euro per spionaggio sul nucleare contro Greenpeace. A esprimere il giudizio il Tribunale di Nanterre. Il pasticciaccio ebbe inizio nel 2009 all’indomani della denuncia di Yannick Jadot per sottrazione di dati dal suo computer. Jadot all’epoca era il presidente di Greenpeace France e stava mettendo a punto un dossier verità sul reattore nucleare EPR a Flamanville. Attualmente ha lasciato l’incarico con Greenpeace per diventare portavoce di Eva Joly la canditata ecologista alle presidenziali del 2012. Ne scrivevo qui.
Tutti gli attori di quest’amara vicenda di spionaggio hanno subito dure condanne a partire dai due responsabili della sicurezza di EDF, l’ex poliziotto Pierre Pierre-Paul François e il suo superiore il contre-amiral Pascal Durieux ritenuti i committenti per aver richiesto a un azienda privata di introdursi nel computer di Jadot. Condannati il primo a 3 anni di reclusione ridotti a 30 mesi con la condizionale e il secondo a 3 anni ridotti a due anni dovranno anche risarcire con 500mila euro Greenpeace per danni. Questa decisione, secondo l’associazione ambientalista, rappresenta:
un segnale forte inviato all’industria nucleare.
Condannati anche Alain Quiros, l’hacker che materialmente ha sottratto informazioni dal computer di Jadot e Thierry Lohro ex dipendente del DGSE, Direction Générale de la Sécurité Extérieure, ossia l’agenzia di spionaggio francese dipendente dal Ministero della difesa, nonché amministratore di Kargus Consultans, la società che materialmente è stata incaricata da EDF attraverso François e Durieux.
EDF si è difesa sostenendo si essere vittima e estranea alle azioni predisposte dalla Kargus Consultants riservandosi la richiesta di ricorso dopo aver esaminato attentamente la sentenza.
Non si è fatto attendere il comunicato di Europe Ecologie les Verts. Scrive la Segretaria nazionale Cécile Duflot:
Sei mesi dopo Fukushima, nel momento cui viene annunciato che l’EPR è un enorme catastroe industriale, la Francia ha più bisogno che mai di un dibattito sereno sul nucleare. Un dibattito senza menzogne, senza fantasmoìi e senza propaganda. Noi avremmo bisogno du un servizio pubblico credibile per mettere in atto la transizione energetica. Europe Ecologie les Verts condivide la costernazione dei dipendenti EDF e di tutti coloro che tengono al servizio pubblico costretti a assistestere ai metodi discutivbili di alcuni dirigenti EDF.
Via | Le Monde, Le Point
Foto | Flickr
