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Energia

Nasce Metso, l’associazione delle reti del mediterraneo: una buona notizia per il futuro delle rinnovabili

Buone notizie per il futuro delle rinnovabili: nei giorni scorsi è nata infatti Metso (Mediterranean Trasmission System Operators) ovvero un’associazione che riunirà i gestori delle reti elettriche dei Paesi che si affacciano sul mediterraneo. A darne notizia in un comunicato è Terna, capofila dell’iniziativa. Ma perché la notizia è da considerarsi così importante? E soprattutto: perché a giovarsi di quest’iniziativa potrebbe essere il futuro delle rinnovabili? Ora, al di là degli inevitabili interessi economici che sempre gravitano attorno ad iniziative di una certa portata (come in questo caso), non si può mettere in dubbio che da un punto di vista tecnico questo rappresenti un passo molto importante.

Infatti, l’aumento nel nostro Paese del numero degli impianti rinnovabili aleatori (fotovoltaici ed eolici in primis), sta già determinando, e determinerà sempre più man mano che questi cresceranno ulteriormente (come in parte è già accaduto in Spagna), condizioni di instabilità per le reti; questo succede perché le stesse non hanno la capacità di rispondere ad esigenze di non programmabilità e soprattutto di trasporto per lunghissime distanze.

In sostanza la rete elettrica tradizionale (presente in tutti i Paesi, non soltanto in Italia) non è concepita per sopportare un numero consistente di fonti energetiche discontinue, come lo sono appunto il sole e il vento. L’obiettivo della nascita di Metso è quindi quello di gettare le basi per uno sviluppo concreto di un piano di miglioramento delle rete elettrica internazionale. Il primo passo sarà perciò quello dell’apertura di un nuovo corridoio elettrico tra il Nord Africa e l’Europa, tramite Tunisia e Algeria, che andrà ad aggiungersi alle già presenti linee di interconnessione con l’estero; successivamente si cercherà di mettere a punto la tanto agognata super smart grid europea che, almeno negli intenti di programma, dovrebbe interconnettere tutti i Paesi del Mediterraneo.

Attraverso questo sistema sarà pertanto possibile meglio supportare le fonti aleatorie e permettere il trasporto dell’energia elettrica in aree molto distanti rispetto all’area di produzione energetica; una novità quest’ultima che permetterebbe di avere maggiori possibilità di non disperdere l’energia prodotta da fonte rinnovabile quando questa non è utilizzabile a causa della scarsa domanda (un rischio tutt’altro che remoto nel momento in cui aumentano il numero di impianti rinnovabili agganciati ad una rete), ma al contrario indirizzarla ad utenze dove invece la domanda di energia è più alta.

Con la nascita di Metso sarà infine possibile una interazione diretta dell’Italia con i progetti Desertec e Medgrid, attraverso cui si potrà trasmettere verso l’Europa l’energia rinnovabile prodotta nelle aree del Medio Oriente e del Nord Africa.

Via | Borsaitaliana.it
Foto | Flickr

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