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Agricoltura

Mario Catania, ministro dell’Agricoltura incontra Ciolos: discutono della PAC

Pac, politica agricola europea l’argomento al centro dell’incontro tra i commissario Ciolos e il neo ministro alle Politiche agricole mario Catania

A pochi giorni dalla nomina di Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania ha già ricevuto Dacian Ciolos, Commissario europeo all’agricoltura. Evitando le pericolose buccia di banana su cui sembra essere scivolato Corrado Clini il neo ministro all’Ambiente, Catania ha discusso già con Ciolos, artefice di quella riforma PAC 2014-2020 che penalizza notevolmente l’Italia, favorendo Germania e Francia e le grandi aziende agricole. Ricordo che l’Europa muove il 40% del bilancio in favore dell’agricoltura e il senso delle riforme è semplice: è stato tolto ai Paesi più piccoli per favorire i nuovi entrati, lasciando intatto il sostegno agli Stati membri detentori di grossi appezzamenti agricoli.

Il neo ministro in un comunicato stampa ha dunque manifestato sia il senso dell’incontro messo a punto in tempi brevissimi rispetto alla sua nomina, sia le richieste avanzate a Ciolos sui contenuti della riforma della Politica agricola europea.

Abbiamo impostato un dialogo che sono certo porterà i suoi frutti. Non posso sottacere l’esistenza di problemi di rilievo in merito ai contenuti della proposta di Politica agricola comune presentata dalla Commissione. Tali problemi, peraltro erano già stati evidenziati al Commissario dal precedente Governo. Ho manifestato a Ciolos le nostre preoccupazioni, sottolineando le questioni che riteniamo prioritarie e gli aspetti che non ci convincono.

Riferisce Teatro Naturale che il Commissario Ciolos ha intenzione di far si che in Italia si mantenga l’occupazione nel comparto agricolo, sottolineando, però che sarà fondamentale il passaggio al “greening” ossia alle buone pratiche per il rispetto dell’ambiente nella filiera agricola e non solo della produzione:

Importante, per la commissione europea, sarà mantenere la diversificazione delle colture, importante per evitare la monocultura ogni anno su un determinato territorio, nociva anche per la qualità del suolo. I prossimi appuntamenti a Bruxelles diranno di più.

Foto | AgricolturaOnWeb

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