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Animali

Fighting animal testing – Lush cosmetics lancia la campagna europea contro la vivisezione

L’Europa rimanda la decisione di sospendere i test sugli animali. In atto una petizione per denunciare una legge crudele.

Un mondo o, almeno, un’Europa senza vivisezione potranno forse diventare realtà il prossimo mese di marzo 2013. Ma occorre l’impegno di tutti. La Direttiva 76/768/CEE del 2003, infatti, sancisce questa data come termine ultimo per la messa la bando dei test cosmetici sugli animali (tossicità a dosi ripetuta, tossicocinetica, tossicità riproduttiva). Eppure questa grande conquista rischia di sfuggirci di mano: un rinvio potrebbe essere dietro l’angolo. Un rinvio di 6 o forse di oltre 10 anni. Inumano il calcolo degli esseri viventi che nel frattempo verrebbero trucidati in nome di… un rossetto! Forse, è arrivato il momento di alzare la voce e di far sentire alle istituzioni europee e italiane ciò che pensiamo a proposito dei test sugli animali.

Ieri – 24 aprile – giornata internazionale per gli animali da laboratorio – l’azienda cosmetica cruelty free Lush insieme a la Human Society International hanno dato il via alla campagna Fighting animal testing “Lotta dura alla vivisezione”. Fino al primo maggio sarà possibile recarsi in ciascuna delle 800 botteghe situate in 49 Paesi diversi e firmare la petizione affinché il limite stabilito dalla Direttiva 76/768/CEE del 2003 venga rispettato. Si potrà scrivere il proprio nome sulla vetrina del negozio e lasciarsi fortografare “mettendoci la faccia”. Il book fotografico così costruito sarà pubblicato sulla pagina facebook di Lush Italia. In alternativa, è comunque possibile frimare l’appostita petizione sul sito dell’azienda.

In Italia si stanno mobilitando in tanti, LAV in testa, per impedire che ciò accada ma occorre che l’opinione pubblica e la società civile tutta si mobiliti. Contro i test sugli animali.

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