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Fotovoltaico: nuovo atto della guerra commerciale tra Obama e la Cina

Gli Usa annunciano il superdazio sui pannelli solari made in China


Nuova stangata in arrivo sulle importazioni di pannelli solari cinesi in Usa: dopo la prima stretta annunciata in marzo, il Dipartimento del Commercio americano chiude l’indagine per dumping avviata in seguito alla denuncia presentata dalla filiale Usa della tedesca SolarWorld.

L’amministrazione Obama sanziona, dunque, con un balzello che varierà dal 30% al 250% – il più alto mai imposto – il comportamento commerciale scorretto della Cina, che di fatto immetterebbe sul mercato pannelli a prezzi inferiori ai costi di produzione. Con la conseguenza di penalizzare fortemente l’industria fotovoltaica a stelle e strisce, costretta a licenziare già 2.000 addetti.

La difficoltà nel competere con i prezzi stracciati delle aziende cinesi è un tema che arroventa da tempo la singolar tenzone che contrappone le politiche commerciali americane e cinesi, che si erano confrontate tempo fa anche sulla questione delle terre rare (ne avevamo parlato qui). Ed è un tema particolarmente sentito anche in Europa, dove la riduzione degli incentivi sembra minacciare di ridurre ai minimi termini il comparto delle rinnovabili nei due dei maggiori mercati, Italia e Germania.

Gli ambientalisti americani non sembrano essere, però, persuasi della bontà della nuova misura introdotta dal Dipartimento: la disponibilità di pannelli a buon mercato avrebbe contribuito all’alfabetizzazione energetica degli americani, educandoli all’utilizzo di fonti rinnovabili. Ora, con i nuovi dazi, i prezzi aumenteranno per tutti, proprio nel momento in cui il costo del barile stava rendendo più competitiva l’energia solare.

Una vicenda certamente complessa, quella del fotovoltaico e della green economy in senso lato, che dall’Europa agli Stati Uniti si conferma il terreno di confronto tra interessi strumentali della politica – con le elezioni presidenziali USA alle porte – e interessi delle multinazionali. Con logiche lontane anni luce dalla necessaria cooperazione energetica tra stati.

Via | FoxNews
Foto | Flickr

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