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Clima

Cambiamenti climatici: Donald Trump non ci crede

Il presidente degli Stati Uniti torna a dichiararsi scettico sui cambiamenti climatici e, questa volta, persino sull’inquinamento dell’aria.

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che già in passato ha espresso  dubbi riguardo ai cambiamenti climatici, torna a mostrarsi scettico sul Climate Change.  A destare scalpore, questa volta, sono le sue dichiarazioni sull’ultimo rapporto stilato dai suoi stessi tecnici sui cambiamenti climatici.

Non vedo i cambiamenti climatici come causati dall’uomo – afferma Trump al Washington Post – molte persone come me, che ricevono informazioni di alto livello, non necessariamente ci credono”. Inoltre, sempre Trump al WP ha dichiarato che negli USA l’aria e l’acqua sono in questo momento “a livelli record” di pulizia.

Questa dichiarazione arriva a poche ore di distanza dallo scontro tra Trump e General Motors sulle auto elettriche: la casa automobilistica ha deciso di riconvertire diverse fabbriche all’elettrico, ammettendo che ci saranno operai che verranno licenziati, e il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato che taglierà ogni agevolazione fiscale all’azienda.

Donald Trump, insomma, non perde occasione per mostrarsi lontano da qualsiasi ipotesi di riduzione delle emissioni di CO2 e, in questa intervista, persino delle emissioni inquinanti.

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Eppure, l’inquinamento è un problema non secondario tanto quanto il riscaldamento climatico. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, ogni anno circa tre milioni di persone muoiono per colpa dell’inquinamento dell’aria. Nel mondo solo l’8% della popolazione vive in zone con una buona qualità dell’aria, il restante 92% respira aria inquinata ben oltre i limiti fissati dall’OMS.

Gli Stati Uniti sono tra i paesi più inquinati al mondo, ma grazie alle politiche in materia ambientale promosse dalle ultime amministrazioni, il numero di decessi tra il 1990 e il 2010 legati all’inquinamento è diminuito del 47%, passando da 135 mila a 71 mila casi. Un progresso tangibile e prezioso che rischia adesso di essere vanificato dall’abrogazione di queste politiche ecologiste da parte di Donald Trump.

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Tra le scelte antiambientaliste di Donald Trump vanno citate anche l’abrogazione del Clean Power Plan voluto da Obama, l’abolizione dell’obbligo per i costruttori di automobili di ridurre i consumi medi delle loro auto dagli attuali 6,66 litri/100Km a 4,63 litri/100Km (previsto per il 2025 ) e l’allentamento di varie norme sull’inquinamento atmosferico, dell’acqua e sull’impiego di sostanze chimiche.

A cura di: Tommaso Marcoli

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