Auto
Londra, parcometro a CO2
Londra, il municipio di Richmond ha adottato uno schema di tariffe di parcheggio proporzionali all’emissione di CO2 delle macchine.

Riprendiamo la notizia del 31 gennaio di Ecoblog sull’iniziativa adottata in un quartiere di Londra per contribuire alla lotta contro l’inquinamento da traffico, di cui il suo sindaco Ken Livingstone è paladino da tempo.
Il municipio di Richmond ha infatti votato e adottato un provvedimento secondo cui la tariffa per parcheggiare una macchina dipenderà dalle sue dimensioni e dalla quantità di anidride carbonica emessa. Categorie di macchine e tabelle varie si trovano sul sito del municipio .
Se oggi, per una famiglia che vive in un quartiere residenziale che possiede due macchine, il permesso di parcheggio è di 200 sterline all’anno, in questo modo potrà salire fino a 750 sterline, se in possesso di qualche macchinone molto inquinante, magari una familiare o giù di lì.
Ovviamente questo ha alzato un polverone di critiche, perché appunto si va a colpire le famiglie che accompagnano i figli a scuola, alla partita di calcio e alla gita domenicale fuori porta.
C’è anche chi invece pensa positivo e ha già trovato la soluzione: la compagnia di noleggio auto Avis ha infatti già fatto i suoi conti. Se una famiglia rinuncia alla familiare e si compra una piccola utilitaria, e noleggia invece un macchinone per quelle poche volte che gli serve, può risparmiare fino a 6500 sterline.
Il sindaco Ken Livingstone, colui che ha introdotto nella capitale inglese il “congestion charge”, un pedaggio di otto sterline per entrare in macchina nel centro della città, ha accolto molto positivamente questa iniziativa, e si augura che possa essere seguita da altri municipi della città.
Mentre in questi giorni il premier Toni Blair sta cercando di convincere le 1,8 milioni di persone che hanno risposto negativamente a una consultazione on-line per l’estensione del “congestion charge” a tutta la nazione, che i problemi del traffico sono molto gravi e purtroppo non c’è facile soluzione. Come a dire “facciamocene una ragione”
Via | La NuovaEcologia
